ELEZIONI REGIONALI 2010: LISTE IRREGOLARI, CONTINUANO LE INDAGINI

distintivoA seguito della denuncia sporta presso gli Uffici della questura di Latina, da un cittadino pontino che lamentava, a suo dire, la falsa sottoscrizione da parte sua e del suo nucleo familiare della lista civica “Movimento per Roma e per il Lazio. Michele Baldi Presidente” – lista elettorale presentata per le prossime elezioni regionali – il personale della DIGOS, dopo il sequestro dell’intero fascicolo presso l’Ufficio Circoscrizionale Centrale del Tribunale di Latina, ha appurato la totale falsità delle 1483 sottoscrizioni depositate a sostegno della citata lista.
Oltre all’indicazione di cittadini defunti da diversi mesi o di persone da tempo non più residenti nel Comune di Latina e quindi non più presenti nelle liste elettorali, anche le altre sottoscrizioni di personaggi in vista e di ignari cittadini sono risultate apocrife e con l’indicazione di documenti di identificazione inesistenti.
Il proseguo dell’attività di P.G., coordinata dal Sostituto Procuratore  Giancristofaro, ha permesso di individuare specifiche responsabilità penali nella procedura di autenticazione delle firme di ignari cittadini e del successivo deposito presso il locale Tribunale.
Esponenti di rilievo del movimento – pur apparentemente ignari della materiale falsa compilazione delle sottoscrizioni – nella piena consapevolezza della illiceità della procedura di autenticazione delle firme che stavano portando avanti, si sono adoperati per ricercare un pubblico ufficiale disposto a certificare falsamente come veri i suddetti atti a sostegno della propria lista.
Grazie alla disponibilità di politico di opposizione dell’Ente Provincia di Latina, hanno successivamente depositato la documentazione, al fine di fare ammettere il “Movimento per Roma e per il Lazio. Michele Baldi Presidente” alla tornata elettorale regionale del 28 e 29 marzo.
Alla luce delle risultanze investigative la DIGOS ha deferito in stato di libertà due esponenti del movimento, per i reati di falso ideologico aggravato ex art. 479 c.p. e uso di atto falso per scopi elettorali ex art. 90 del D.P.R. 570/1960 (Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni), nonché il citato politico “autenticatore” delle firme per il reato di falso ideologico aggravato del pubblico ufficiale in atti pubblici.
Proseguono, le operazioni di disconoscimento delle firme dei “falsi sottoscrittori” contattati direttamente dalla locale DIGOS al fine di verificare l’eventuale appoggio ad altre formazioni politiche, e questo per salvaguardarli da possibili responsabilità di natura penale in quanto la normativa vigente vieta al cittadino iscritto nelle liste elettorali di un comune di sottoscrivere più presentazioni di liste.