***aggiornamento***COLPI D’ARMA DA FUOCO AL CENTRO AL KARAMA, UN’ARRESTO

pistola_rapinaDurante la scorsa notte, il personale della Questura è intervenuta presso il centro profughi denominato Al Karama a  Borgo Montello che secondo una segnalazione, alcune persone avrebbero esploso dei colpi di arma da fuoco.
Sul posto gli agenti intervenuti hanno accertato che tre persone a bordo di una BMW serie 1 di colore nero  si erano date a precipitosa fuga dopo aver minacciato alcune persone di nazionalità rumena presenti nel campo ed aver esploso effettivamente dei colpi di arma da fuoco in aria a scopo intimidatorio. Sul posto è stato anche rinvenuto, all’altezza del cancello di accesso del centro “al Karama”, un bossolo esploso cal. 9×21 che veniva successivamente sottoposto a sequestro. Gli accertamenti successivi hanno consentito di individuare a Cisterna di Latina l’abitazione degli occupanti dell’autovettura segnalata. Pochi minuti dopo è sopraggiunta l’autovettura  segnalata con a bordo S. G. F., 49enne di Cisterna di Latina, unitamente a due familiari. Dopo una perquisizione personale e domiciliare, che ha dato esito negativo, i tre sono stati accompagnati in ufficio. Qui sono state ricostruite tutte le fasi dell’azione intimidatoria posta in essere dai sospettati e, attraverso minuziose ricerche sui luoghi percorsi dai sospettati dopo la fuga, è stata rinvenuta, in una radura sulla strada provinciale 136 e precisamente al Km 2 (via Monfalcone)  la pistola utilizzata marca beretta cal.9×21 mod.98 FS con matricola abrasa. Inoltre, sono state assunte le spontanee dichiarazioni dagli indagati con l’assistenza del difensore e le testimonianze delle persone presenti ai fatti e si è accertato che l’uomo effettivamente, dopo aver minacciato verbalmente alcuni cittadini rumeni dimoranti nel campo profughi, aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco in aria. Stante la flagranza del reato, pertanto, l’uomo è stato tratto in arresto per i reati di porto e detenzione abusiva di arma e altro e ristretto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’A.G., mentre i suoi familiari presenti al fatto sono stati  indagati in stato di libertà.

Sembrerebbe che il motivo della lite sia dovuto alla restituzione del bottino di alcuni furti ai danni dell’imprenditore da parte dei rumeni che alloggiano al centro e che gli stessi hanno negato di aver commesso.