Da sempre il presidio isolano della Guardia di Finanza, oltre che a svolgere i normali compiti istituzionali di polizia economico finanziaria, risulta impegnato nella tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale, storico, artistico, ed archeologico dell’isola.
Proprio in questo settore gli uomini della brigata di Ventotene, diretti dal comandante del gruppo su specifiche direttive impartite dal comandante provinciale di Latina, hanno proceduto al sequestro di un locale scavato nella roccia, realizzato ex novo in violazione a tutte le norme sull’edilizia, in assenza dei prescritti titoli autorizzativi e senza il rispetto dei severi vincoli dettati dal D.M. della riserva naturale e statale denominata “isole di Ventotene e Santo Stefano”.
L’attività info-investigativa esperita dopo sopralluoghi e accertamenti presso l’ufficio tecnico del comune ha consentito di individuare l’immobile in cui si stavano effettuando i lavori di scavo e costruzione. Dal piano inferire, accedendo ad una stanza preesistente, i militari si sono trovati davanti una vera e propria grotta interrata scavata nel terreno argilloso e tufaceo con relativi muri di contenimento e solaio di copertura, di una superficie pari all’appartamento sovrastante.
L’intervento dei finanzieri, con la collaborazione per i rilievi di carattere urbanistico-edilizio di personale tecnico del comune di Ventotene, si è concluso con il sequestro preventivo dell’intera area interessata dai lavori.
La medesima area è stata sigillata e posta a disposizione della procura di Latina al fine di prevenire eventuali pericoli derivanti dalle modifiche statiche apportate all’intero fabbricato dai lavori eseguiti. Il prorpietario dell’immobile e gli operai trovati intenti ad eseguire le opere edili, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria e dovranno ora rispondere di reati in concorso finalizzati all’esecuzione di interventi edilizi in zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesagistico e ambientale, in assenza di permesso di costruire.