GAETA PORTO, SEQUESTRATE 2800 TONNELLATE DI MATERIALE FERROSO IN PARTENZA PER LA TURCHIA

Il sospetto è che dietro si nasconda un vero e proprio traffico internazionale di rifiuti. Sono circa 2800 le tonnellate di materiale ferroso sequestrato a scopo cautelativo lunedì mattina all’interno del porto di Gaeta. L’operazione, sotto il coordinamento dell’Ufficio Dogane, ha visto in azione un gruppo di interforze cui hanno preso parte Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Polizia Provinciale. Il ferro, trasportato dalla Campania e stanziato sulla banchina Cicconardi, era pronto per essere imbarcato. Destinazione: Turchia.

Secondo il sospetto degli inquirenti i rottami ferrosi non rispetterebbero la normativa europea 333 del 2011 che traccia una linea ben precisa tra materiale ferroso e rifiuti speciali. In pratica, qualora i metalli presentino una quantità di residui, quali olii, gas o addirittura parti in plastica superiore al 2%, sono da considerarsi rifiuti speciali. E come tali necessitano di un trattamento completamente diverso da quello speso per le materie prime, come il ferro appunto.


Durante il primo sopralluogo quei limiti sono apparsi superati, tanto che, su disposizione della Procura della Repubblica di Latina, sono subito scattati i sigilli. Ad essere denunciata è stata una società del Nord Africa, in violazione della normativa europea. Nel corso dei controlli le forze dell’ordine hanno raccolto anche alcuni campioni in attesa di un riscontro da parte di un perito per l’esatta caratterizzazione del contenuto della merce. A questo punto saranno le analisi a dare un riscontro sull’ipotesi investigativa avanzata.