SOLUZIONE LONTANA PER LA EVOTAPE, IL COMUNE INVITA ALLA CAUTELA

Ancora tempo per la soluzione della crisi della Evotape, lo stabilimento industriale sito a Santi Cosma e Damiano, oggetto del tavolo istituzionale svoltosi ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico in Roma, alla presenza delle Istituzioni, rappresentate dal dott. Di Leo per il Ministero, dal dott. Luca Barone per la Regione Lazio, dall’assessore Silvio D’Arco e dal consigliere Franco Taddeo per la Provincia di Latina, dal sindaco Vincenzo Di Siena e dal vice sindaco Vincenzo Petruccelli per il Comune di Santi Cosma e Damiano. Erano, inoltre, presenti le organizzazioni sindacali rappresentanti delle sigle Femca Cisl, Filctem Cgil, Uilcem, Ugl chimici e le Rsu aziendali. Presenti al tavolo anche la proprietà rappresentata dall’ing. Hellman e dall’ing. Gaetano. Decine  i lavoratori in delegazione recatisi nei pressi del Ministero per cercare di capire se il proprio futuro potesse avere una svolta. La discussione è risultata molto articolata cercando di comprendere le reali intenzioni della società stessa, visto i cambiamenti anche nei programmi, oltre che nelle scadenze temporali rispetto al precedente tavolo istituzionale tenutosi lo scorso mese di febbraio. La proprietà ha fatto presente l’intenzione di voler procedere a un’operazione di ricapitalizzazione, che dovrebbe avvenire entro il 30 giugno prossimo, valutando in attesa la possibile eventualità di procedere, nel frattempo, al fitto di un ramo d’azienda, progetto, quest’ultimo, peraltro avversato dalle Rsu aziendali che a priori lo hanno escluso come possibile soluzione, anche temporanea, della crisi, intravedendo in tale operazione un’ulteriore tentativo di svuotamento del patrimonio aziendale che va ad aggiungersi a quello perpetrato negli ultimi anni e che ha portato la fabbrica alla soluzione attuale. Cauta la posizione della delegazione comunale con il sindaco, Vincenzo Di Siena, che ha dichiarato: “La soluzione sembra essere sempre più lontana, e il continuo modificarsi delle proposte messe in campo dalla società per tentare di risolvere il problema, non consentono di fare salti di gioia; tuttavia continueremo a vigilare sull’evolversi della situazione facendo in modo, per quanto in nostro potere, che ogni soluzione venga anche condivisa con le istituzioni e, soprattutto, con i lavoratori, che sono gli attori primari e che rischiano di trovarsi ancora una volta, come insegna la storia di questo stabilimento, di fronte a fatti compiuti, ovviamente in loro danno”.  “La cautela – ha proseguito il vice sindaco Vincenzo Petruccelli – a questo punto è d’obbligo, e se non sembra esserci alternativa al dimostrare piena fiducia alle affermazioni della proprietà circa la volontà di attuare soluzioni della situazione aziendale, d’altro canto sono comprensibili le ragioni dei lavoratori, ormai da mesi in cassa integrazione senza prospettive di rilievo per il loro futuro, situazione che rischia di creare una comprensibile tensione tra i lavoratori stessi, anche in virtù delle continue soluzioni prospettate e sistematicamente modificate e stravolte, come quella di recente prospettata, ossia il fitto di ramo d’azienda, che mai era emersa nei precedenti incontri e che incontra il netto rifiuto delle maestranze stesse”. La proprietà, comunque, nell’incontro tenutosi presso il Ministero, ha preso l’impegno di informare, costantemente, sia le istituzioni interessate che i lavoratori stessi sull’evolversi della situazione.

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