E’ caos sull’appalto per realizzare il porto-canale di Rio Martino

porto-rio-martino-300x225Caos attorno all’appalto per la realizzazione del porto-canale di Rio Martino. Il Consiglio di Stato ha annullato la sospensione della gara disposta dal Tar. Nel frattempo, però, proprio dopo la decisione dei giudici amministrativi di Latina, la Provincia aveva revocato l’affidamento dei lavori all’associazione temporanea d’imprese composta dalla napoletana Icad Costruzioni Generali e dalla pontina Poseidon Service di Delle Cave, affidandoli all’associazione d’imprese che era giunta seconda in graduatoria e che aveva fatto ricorso, composta dalla Schiavo di Salerno e dalla Ircop di Roma.

Sull’appalto ha aperto un’inchiesta la Procura, per turbativa d’asta, e gli indagati sono a quota tre. La Schiavo-Ircop, vistosi sfuggire l’affare, ha invece fatto ricorso al Tar e ottenuto dai giudici di Latina la sospensione del provvedimento di aggiudicazione della gara, nell’attesa di discutere la vicenda nel merito. Senza aspettare, in Provincia hanno però deciso di andare avanti con la costruzione del porto, ma di affidarli proprio alla Schiavo-Ircop, togliendoli alla Icad-Poseidon. Queste ultime due aziende nel frattempo hanno poi fatto appello e il Consiglio di Stato, con decreto, ha accolto la richiesta delle due società, congelando il provvedimento del Tar fino alla discussione del caso in aula, fissata per il 7 ottobre, al termine della quale decidere se avallare quella sospensione dell’affidamento della gara. Una decisione che ha così rimesso in gioco la Icad-Poseidon a distanza di giorni dalla decisione della Provincia di farle fuori. Tra un ricorso e l’altro il caos così cresce e il rischio che l’ente di via Costa finisca per pagare qualche risarcimento pesante a qualche imprenditore è concreto. Come concreta è l’ipotesi che i lavori per il porto possano impantanarsi.