Coldiretti Frosinone/Latina soddisfatti per questione prezzo latte, ma resta la mobilitazione

*Carlo Crocetti e Saverio Viola*
*Carlo Crocetti e Saverio Viola*

Coldiretti di Latina e Frosinone moderatamente soddisfatte per l’esito dell’incontro di lunedì scorso avvenuto in Regione Lazio per il prezzo del latte. “Esprimiamo apprezzamento per l’esito della riunione ma,  tuttavia – spiega Saverio Viola, direttore delle Federazioni di Frosinone e Latina –  resta aperto lo stato di agitazione della nostra organizzazione”. Coldiretti a Frosinone e Latina, oltre che nel resto del Lazio, se non arriveranno le risposte attese, è pronta a dare il via a un “democratico momento di protesta”  qualora agli accordi presi e agli impegni assunti non facciano seguito fatti concreti di vero rilancio del settore e soprattutto di azioni che permettano di garantire ai produttori un prezzo equo alla stalla e la competitività delle loro aziende.
Intanto il primo risultato vero per Coldiretti è quello di aver fatto riaprire una trattativa che sembrava andare, ancora una volta, a penalizzare gli imprenditori agricoli.

Savone
Savone

“Per questo esprimo vero  apprezzamento- ha detto Viola – per la riapertura delle trattative e per lo sforzo compiuto dall’assessore Sonia Ricci nel concertare e condividere la stesura di una piattaforma di interventi per il settore zootecnico laziale da portare all’attenzione del Ministro Martina. Sulla stesura di questa piattaforma- ha aggiunto il direttore Viola- Coldiretti intende non solo fornire il proprio contributo all’elaborazione del documento ma soprattutto vigilare affinché quanto si andrà a decidere si trasformi velocemente in: un prezzo equo per i produttori, un contenimento dei costi di produzione e soprattutto una valorizzazione della qualità del latte laziale e dell’identità del territorio che lo produce anche in funzione della relativa domanda da parte dei consumatori”. Altra notizia positiva – hanno sottolineato i presidenti di Coldiretti Latina e Frosinone, Carlo Crocetti e Vinicio Savone, entrambi allevatori – la presenza al tavolo del latte dell’industria di trasformazione che ha saputo aprirsi alle esigenze dei produttori e delle associazioni che li rappresentano.