Il “Sistema Formia” sbarca a Gaeta, gli approfondimenti della Finanza dopo il sequestro dei bungalow abusivi all’Ariana

gdf-comune-gaetaSarebbe stato un operatore turistico sconcertato dalla situazione a mettere sulla buona strada i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Formia e la locale Polizia Municipale, protagonisti l’altro ieri del sequestro in località Ariana ai danni di un commerciante di Gaeta che lì aveva realizzato un mega abusivismo edilizio trasformato in un resort vacanze per turisti e non solo.

Totale assenza di licenza edilizia secondo la denuncia poi riscontrata dalle forze dell’ordine. E non solo. Il 50enne autore dell’abusivismo, infatti, per “coprirsi” avrebbe successivamente proposto istanza di condono delle costruzioni sfruttando i buoni rapporti presso l’ufficio tecnico del Comune per cui, tra l’altro, svolge attività di fornitore concessa dopo aver vinto un regolare, fino a prova contraria, bando. Una rete, dunque, dove si incontrerebbero interessi privati e pubblici che avrebbero favorito, un po’ come nella vicina Formia, il privato.


*Roberto Guratti*
*Roberto Guratti*

Non a caso, seppure ancora rientra nell’ambito delle supposizioni, a ricoprire il ruolo di dirigente in quel delicato settore da circa un anno e lo stesso architetto finito al centro del cosiddetto “Sistema Formia” ovvero quel Roberto Guratti indagato nell’ambito dell’associazione a delinquere ipotizzata sussistere proprio nel vicino comune durante tutto il periodo della giunta Forte.

Probabilmente aspettando i tempi giusti la pratica di condono sarebbe rimasta negli uffici comunali ancora non istruita, aspettando di trovare il giusto escamotage per superare i diversi vincoli che di fatto rendono inedificabile l’area dove l’abusivismo è stato perpetrato. In sostanza le opere, anche per la legge 326 del 2003, essendo state edificate in zona vincolata, sarebbero del tutto insanabili. Un vincolo pesante, sia paesaggistico che archeologico, che prevedrebbe per la zona in esame “parco alberato con tassativa esclusione di ogni attività edificatoria anche a carattere pubblico”. Una iattura per il possessore del terreno che però sarebbe stata aggirata grazie proprio alle importanti conoscenze.

*I bungalow finiti sotto sequestro*
*I bungalow finiti sotto sequestro*

Ad aggravare il quadro l’attività recettiva cominciata e proseguita senza comunicazione alla Questura di Latina delle persone ospitate nella struttura. E ancora, a tutto ciò si aggiungerebbe la totale assenza di autorizzazioni comunali, sanitarie e antincendio (i moduli abitativi sono tutti in legno), senza contare il danno all’erario per assenza di partita Iva e mancato rilascio delle ricevute fiscali e fatturazioni.

Un quadro sconcertante su cui continuano a indagare i militari della Gruppo Guardia di Finanza di Formia che, verosimilmente, hanno messo ai raggi x anche gli uffici del comune gaetano. Con non improbabili sorprese nelle prossime settimane.

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