Sapa, anche per la Regione è un caso nazionale: Zingaretti scrive al Ministro

Presidio lavoratori Sapa
Presidio lavoratori Sapa

Una prima risposta arriva dalla Regione Lazio dopo il tavolo tenutosi questa mattina alla presenza dei sindacati e di una delegazione  aziendale per discutere il futuro della Sapa di Fossanova che il 5 maggio scorso ha comunicato la chiusura dello stabilimento in provincia di Latina per cessazione di attività e il conseguente licenziamento dei 136 lavoratori impiegati. “Considerata l’importanza strategica dello stabilimento per il sud pontino e la plurilocalizzazione dell’azienda – ha dichiarato l’assessore al Lavoro Lucia Valente – credo sia utile aprire un tavolo nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico per dare alla vicenda l’importanza che merita e per esaminare le cause che hanno determinato la decisione della Sapa di chiudere il sito di Fossanova e per trovare possibili alternative che salvaguardino il futuro dei 136 lavoratori impiegati nello stabilimento”.

“Fossanova non si tocca, Fossanova non si tocca” questo gridano da giorni gli operai e forse uno spiraglio dalla Regione si è aperto. Si tratta di 136 operai che con l’indotto arrivano a circa 300, un sito industriale quello della Sapa su cui pende la mannaia del tempo rispetto all’ultimatum dato dall’azienda, 75 giorni che scadono a luglio e poi tutti a casa. Questo in teoria, perchè le forze scese in campo sono davvero molte partendo dai sindaci del comprensorio che si sono uniti alla battaglia dei lavoratori. L’auspicio è che il tavolo preannunciato dall’assessore Valente arrivi presto, anzi subito, di tempo da perdere non ce n’è.


Un segnale importante è stato dato nel pomeriggio dal presidente della Regione Nicola Zingarertti che ha inviato una lettera al Ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi per “condividere” la preoccupazione in merito alla situazione della sede di Fossanova (LT) della Sapa Profili S.p.a. “L’azienda – spiega Zingaretti nella missiva – è presente nel nostro territorio dal 1975 e da sempre è considerata un’eccellenza nell’industria manifatturiera nel settore dell’estrusione dei profilati in alluminio. La Sapa ha comunicato il 5 maggio scorso la cessazione di attività con relativa chiusura del sito di Fossanova e il conseguente licenziamento e messa in mobilità di 136 unità addette allo stabilimento. Abbiamo quindi incontrato l’azienda al fine di esaminare e condividere con le Parti sociali le cause che hanno determinato la scelta di chiudere l’unità produttiva. Considerata l’importanza strategica dell’azienda nel territorio del Sud Pontino e la plurilocalizzazione dei siti produttivi, Le chiedo un incontro al fine di esaminare a livello nazionale ogni possibile soluzione utile alla salvaguardia dei livelli occupazionali” conclude Zingaretti.