Spigno, amianto esposto alla sorgente di Capodacqua

Rischio amianto alla sorgente di Capodacqua. Il pericoloso materiale è presente, ormai da tempo, in considerevole quantità in una baracca nelle immediate vicinanze della sorgente. E accanto alla struttura sono presenti, inoltre, altre lastre poggiate su una cabina in cemento.

Nonostante la presenza dell’amianto sia palese, testimoniata anche da un cartello affisso alla baracca, a norma di legge il materiale andrebbe isolato e messo in sicurezza secondo un trattamento speciale. O, meglio ancora, rimosso con la conseguente bonifica dell’area. Eppure gli organismi competenti non se ne sono mai occupati. Solo a pochi metri dal materiale cancerogeno accantonato c’e la stazione di gestione della sorgente di Acqualatina che rifornisce sei Comuni del basso Lazio.


Le lastre in questione sono spezzate ed esposte alle attività di dispersione dell’aria e degli agenti atmosferici il che, senza adeguato intervento, può essere notoriamente letale per l’uomo perchè nei soggetti più esposti porta di fatto una delle forme più gravi di tumore (il mesotelioma pleurico) e l’asbestosi, una patologia polmonare cronica.

La situazione di pericolosità, inoltre, è aggravata dalla presenza nella zona di coltivazioni di vario genere.

scritto da: Marco Di Rocco