AGGRESSIONE XENOFOBA A GAETA AI DANNI DI UN VENDITORE AMBULANTE DI ROSE

*La sede della Compagnia dei Carabinieri di Gaeta*
*La sede della Compagnia dei Carabinieri di Gaeta*

E’ stato picchiato selvaggiamente e lasciato privo di sensi a terra. Un’aggressione che sottende una matrice xenofoba avvenuta nella serata tra mercoledì e giovedì, poco dopo la mezzanotte, sul lungomare Caboto nel pieno centro di Gaeta. Vittima un 60enne di origini pakistane ma cittadino italiano da cinque anni, venditore ambulante di rose, che in molti tra Formia e Gaeta ma non solo conoscono come Tufail.

L’uomo stava percorrendo a piedi il Lungomare come fa tutte le sere da circa venti anni, ogni giorno raggiunge il golfo da Roma per poi rientrare nella capitale alle prime luci dell’alba del giorno dopo, quando nei pressi di Villa delle Sirene ha incontrato un gruppo di cittadini romeni, almeno cinque, palesemente in stato di alterazione dovuto all’alcool. Uno di questi, di circa trent’anni d’età, gli si è avvicinato e gli ha sfilato alcune rose pretendendo di non pagarle. Compresa appieno la situazione, dopo aver chiesto spiegazioni, l’ambulante ha lasciato cadere la provocazione provando ad allontanarsi ma l’uomo a quel punto ha spezzato una delle rose rubate e ne ha chiesta un’altra in sostituzione. Il tutto tra le risate sguaiate delle persone a lui affianco che evidentemente approvavano la prepotenza di quest’ultimo.


*Lungomare Caboto, la zona dove si è verificata l'aggressione*
*Lungomare Caboto, la zona dove si è verificata l’aggressione*

Il 60enne immigrato ha allora cercato di affrettare il passo verso Piazza della Libertà ma a questo punto il 30enne romeno lo ha aggredito senza motivo con calci e pugni, indirizzandogli inoltre frasi a carattere razzista.

Fortuna per il 60enne che sentite le sue grida sono intervenuti i proprietari di un ristorante lì vicino. Questi hanno immediatamente allertato il 118 intervenuto con un’ambulanza dall’ospedale Mons. Di Liegro di Gaeta e i Carabinieri della locale Stazione i quali hanno anche tentato un inseguimento delle persone, dileguatesi però tra i vicoli di via Indipendenza. Tre cittadini romeni sono a ogni modo stati fermati ma non sono risultati essere i protagonisti dell’aggressione.

Una volta rianimato, invece, il 60enne è stato accompagnato da alcuni passanti, a loro rischio qualora le condizioni dell’uomo fossero peggiorate, all’ospedale Dono Svizzero di Formia dove è rimasto in osservazione sei ore a causa del forte trauma cranico ricevuto che gli ha provocato anche la perdita di sensi. A quanto pare, infatti, l’ambulanza in servizio a Gaeta non poteva spostarsi a Formia per non lasciare scoperto il territorio di competenza.

Un episodio inspiegabile, che non lascia spazio a giustificazioni ma che racconta quanto anche in un borgo come Gaeta possa essere pericoloso camminare da soli la notte. Specie quando si è deboli come in questo caso.