RIPRENDE IL PROCESSO EGO ECO

*Il tribunale di Gaeta*
*Il tribunale di Gaeta*

Davanti il giudice unico del tribunale di Gaeta, Carla Menichetti, è ripreso nel pomeriggio il processo a carico degli 11 tra amministratori e tecnici del comune di Minturno arrestati nell’ottobre 2010 per frode negli appalti pubblici e truffa per la gestione del ciclo dei rifiuti svolta dalla Ego Eco di Cassino.

Dopo l’ultima operazione dell’altro ieri della Guardia di Finanza, l’udienza odierna non ha deluso le attese. Sono stati sentiti alcuni testi citati da parte degli imputati: l’ex sindaco di Minturno Giuseppe Sardelli, il consigliere regionale uscente del Pdl Romolo Del Balzo, Anna Antonia Romano, Carmine Violo, Anacleto Fini, Gerardo Ruggeri, Michele Camerota, Giuseppe Papa, Liberato De Simone, Vittorio e Augusta Ciummo. Il teste indicato dall’avvocato Massimo Signore, difensore dell’allora presidente del consiglio Romolo del Balzo, nel controinterrogatorio del pm Assunta Tillo, il più volte consigliere e assessore Ercole Conte ha prodotto, seppur indirettamente, un punto a favore della pubblica accusa ripetendo in aula le pesanti accuse lanciate per anni in consiglio comunale sulle somme erogate mensilmente in più alla Ego Eco, rispetto a quanto previsto nel capitolato d’appalto, con particolare riferimento ad una raccolta differenziata definita inesistente.


Per contro l’avvocato Letizia Casale, difensore di Romano ed Augusta Ciummo, ha ribattuto che su quei fatti era successivamente intervenuto un provvedimento della Corte dei Conti che aveva fortemente ridotto gli importi al 30%. Se il responsabile del servizio finanziario del comune Antonio Rasile ha detto di non aver ricevuto mai pressioni nei pagamenti, i testi dell’ex sindaco Giuseppe Sardelli, gli assessori della sua giunta, Livio Pentimalli e Fausto La Rocca, hanno raccontato di una telefonata in <viva voce> tra Sardelli ed il vice prefetto Polichetti in cui, sostanzialmente, fu chiesta l’autorizzazione a rateizzare il pagamento per 100mila euro comminate alla <Ego Eco> per le difformità nello svolgimento del servizio.

Si era in agosto, in piena stagione balneare e la soluzione permise di far rientrare le minacce di sciopero dei dipendenti del gestore dell’appalto di nettezza urbana. Soldi che furono poi incassati successivamente. Tesi contestata platealmente da Ercole Conte, consigliere comunale per 10 anni ed assessore all’ambiente a cavallo tra il 2010 ed il 2011.

Il 27 febbraio a deporre ci saranno i test di altri imputati, il 13 marzo invece sarà dato spazio alle difese dell’ex amministratore unico della Ego Eco Vittorio Ciummo. La sentenza è prevista entro Pasqua.