LA SORRISO SUL MARE RESTA SENZA AUTORIZZAZIONE, IL TAR RESPINGE L’ISTANZA CAUTELARE

Nulla di fatto per la Casa di Cura Sorriso sul Mare di Formia. La prima sezione del Tar di Latina, con un’ordinanza, ha respinto l’istanza di sospensione presentata dall’Istituto Chirurgico Ortopedico Salus nei confronti della determina a firma del direttore della Direzione Generale Programmazione e Risorse del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio con cui è stata sospesa l’autorizzazione all’esercizio delle attività sanitarie presso la clinica, con contestuale divieto di nuovi ricoveri e dimissione graduale dei pazienti, o di trasferimento degli stessi presso altre strutture. La decisione adottata in Camera di Consiglio è stata depositata nella tarda serata di ieri. Secondo i giudici amministrativi “la domanda cautelare è sprovvista di periculum in mora, alla luce del bilanciamento dei contrapposti interessi e tenuto conto della gravità delle lacune a carico della struttura emerse nell’accertamento del 6 settembre 2012”. Tanto è bastato al tribunale amministrativo per ritenere “insussistenti” gli estremi necessari per la concessione della misura cautelare, compensando quindi le spese tra le parti. Una risposta secca, che arriva come una doccia fredda sulla proprietà, ma soprattutto sui dipendenti della clinica formiana da mesi alle prese con il blocco delle attività di accettazione e il trasferimento di tutti i pazienti in altre strutture psichiatriche. La clinica si sta lentamente svuotando, mettendo in serio pericolo il futuro occupazionale dei 70 lavoratori in organico. Trentacinque tra infermieri, operatori sanitari e manutentori già sono stati licenziati. Ora è soltanto una questione di tempo prima che anche gli altri facciano la stessa fine.