***video***SORRISO SUL MARE. CONTINUA LA PROTESTA, DIPENDENTI SUL TETTO


La scena è la stessa proposta qualche settimana fa allo stabilimento Italcraft di Gaeta: i lavoratori che lasciano l’assemblea e salgono sul tetto. Un gesto estremo, una protesta a oltre 30 metri di altezza per avere chiarezza sul loro futuro occupazionale. È quanto accaduto alla Casa di Cura “Sorriso sul Mare” di Formia, dove lunedì pomeriggio, intorno alle 15e30, tre dipendenti, dopo le tante parole spese tra incontri istituzionali e assemblee sindacali, sono passati direttamente ai fatti: armati di bandiere della Cgil, hanno abbandonato l’incontro che si stava tenendo nella sala cinema della clinica con le sigle sindacali e si sono diretti all’ultimo piano della struttura. Il sit-in è durato circa tre ore, terminato grazie alla mediazione del segretario provinciale della Cgil Ovidio Bianchi. Come ormai risaputo, l’Asl e la Regione Lazio hanno bloccato tutte le attività di accettazione, sospendendo l’autorizzazione all’esercizio della clinica in quanto non avrebbe ottemperato alle prescrizioni contenute del decreto 101/2010. All’orizzonte si profila uno scontro durissimo davanti al Tar del Lazio. E intanto la clinica continua a dimettere i propri pazienti, così come intimato dalla Asl. Soltanto 20 giorni fa l’amministratore unico della clinica licenziava 35 fra infermieri, operatori sanitari, capisala e manutentori. A rischio, ora, sono anche i 70 dipendenti rimasti nell’organico. Giovedì mattina, fuori i cancelli dell’Asl di Latina, è previsto un altro sit-in. Sarà l’ennesima occasione per i dipendenti della Sorriso sul Mare per ribadire il loro no ai licenziamenti.