La Lombardia è la regione italiana che fa segnare il più elevato numero di compravendite nel mercato immobiliare, davanti al Lazio. Proprio la regione laziale, che nel 2017 ha registrato 60.500 transazioni, quest’anno dovrebbe crescere di quasi il 15%, vale a dire oltre 2 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Entro la fine di quest’anno, solo nel Lazio ci saranno – se le previsioni saranno confermate – circa 69.500 compravendite, quasi il doppio della Toscana che non riuscirà a superare quota 40.000. I dati sono contenuti nel Rapporto 2018 sul mercato immobiliare del Lazio che sono stati forniti da Scenari Immobiliari.
Dai numeri messi a disposizione, si evince che nell’ultimo quarto di secolo a Roma le abitazioni di alta gamma hanno visto crescere il proprio valore di quasi 5 volte. La Città Eterna non ha rivali, da questo punto di vista, rispetto alle altre metropoli più importanti del mondo, riuscendo a distanziare la seconda classificata in questa particolare graduatoria, e cioè Londra. Nella capitale inglese, il valore degli immobili di prestigio nel corso degli ultimi 25 anni è cresciuto solo – si fa per dire – del 370%. Insomma, la vendita case di lusso nel centro storico di Roma prosegue a gonfie vele, e il paragone con le altre realtà europee è vincente: a Milano, per esempio, nello stesso periodo preso in considerazione la crescita delle quotazioni si è fermata al 352%, mentre a Parigi non si è andati oltre al 335%. Per quel che riguarda le città extra-europee, il primo posto è occupato da New York, che comunque è ben lontana dai valori di Roma: il settore degli immobili di prestigio è stato caratterizzato da un aumento del 290%, fermo restando che tale dato è condizionato anche dalla crisi finanziaria che ha coinvolto la Grande Mela dieci anni fa.
I prezzi medi nominali
A Roma la vendita case di lusso è, dunque, contrassegnata da quotazioni quasi stratosferiche, mentre il Lazio dal punto di vista dei prezzi medi nominali ha conservato una certa stabilità: nel 2017 i valori al metro quadro sono diminuiti dello 0.2%, più o meno come nel resto del Paese, ma quest’anno la tendenza è destinata a essere invertita, dal momento che gli esperti si attendono una crescita dell’1%. L’Italia, d’altro canto, rispetto allo scorso anno crescerà dello 0.3%.
Le stime per Roma
Entrando più nel dettaglio e facendo riferimento alla situazione di Roma, per la Capitale per il 2018 sono previste 38.600 compravendite: rispetto al 2017, ci si attende una crescita di quasi il 14%. L’offerta complessiva si basa su 45.000 unità, tenendo conto sia delle nuove costruzioni che del prodotto riqualificato di qualità. Dal 2014 in avanti il fatturato non ha mai cessato di crescere: nel 2017 si è arrivati a 12 miliardi di euro, e per il 2018 ci si aspetta un incremento di 1 miliardo e 400 milioni. Il trend positivo relativo ai valori delle quotazioni differenzia Roma rispetto agli altri capoluoghi, e se è vero che la media della Capitale nel 2017 è stata negativa, è altrettanto vero che comunque era molto vicina allo zero. La colpa, se così si può dire, è da attribuire alla riduzione dei valori in periferia.
Il centro e gli altri quartieri
Lo scorso anno nel centro di Roma si è assistito a una crescita di oltre l’1% rispetto all’anno precedente, e nello stesso periodo anche i valori del semicentro sono aumentati, anche se solo dello 0.7%. Il trend, pertanto, può essere definito a due velocità, a causa di una periferia la cui ripresa non pare imminente nemmeno in questi mesi.