Dopo il Bitcoin volano altre criptovalute: Stellar Lumens sale del 6300% in un anno

In un periodo così importante per il mondo delle monete virtuali, la criptovaluta Lumen (XLM) sta affrontando una crescita a dir poco esponenziale. Lanciata ufficialmente nel 2015 mediante ICO (Initial Coin Offering) dalla piattaforma Stellar, questo mese oscilla tra il dodicesimo e il quattordicesimo posto nella classifica delle migliori criptovalute al mondo per capitalizzazione di mercato, con un market cap di circa $2.28 bilioni. Se questo risultato è già impressionante, lo diventa ancor di più se si pensa a quanto rapido sia stato  lo slancio che dal 20 marzo al 10 dicembre l’ha portata a crescere di oltre il 6300%.

Il suo maggior punto di forza? I ridottissimi tempi di transazione, con pagamenti elaborati e processati nel giro di pochissimi secondi.


Le intenzioni dichiarate dal team di Stellar sono rendere le transazioni monetarie meno costose, più veloci e più affidabili. Ma soprattutto, uno degli obiettivi cardine è rendere più efficienti i pagamenti internazionali.

La comunità mondiale ha bisogno di “una rete finanziaria mondiale aperta a chiunque”, si legge sul sito. E, coerentemente, il network è gratuito, il codice è open source con licenza Apache e le spese di commissione sono irrisorie.

Come quasi tutte le criptovalute inoltre, anche Stellar Lumens ha fatto propria la parola d’ordine della tecnologia blockchain: il decentramento. Con la sua rete di server decentralizzati, supportati da un consorzio internazionale, il protocollo di Stellar funziona in modo molto simile a PayPal, ma più inclusivo e con maggior flessibilità. Per utilizzare Stellar, infatti, i fondi sono caricati su un Anchor (cioè un’organizzazione che emette un asset sul network di Stellar). Un po’ come accade per PayPal, l’Anchor conserva il denaro e rilascia credito al portafoglio virtuale.

Ma a rendere davvero interessante la criptovaluta Lumen è un partner significativo come IBM, che insieme a KlickEx ha deciso di utilizzare la blockchain di Stellar per rendere le transazioni internazionali meno costose e più veloci.

Naturalmente tutto ciò – gli obiettivi transnazionali e i partner bancari – ha finito per contrapporre Stellar Lumens e Ripple, che sulle partnership con le banche e i pagamenti tra nazioni ha impostato tutta la sua strategia (recente infatti è la sua collaborazione con American Express e Banco Santander per testare i pagamenti transfrontalieri, mentre sono tuttora in corso analoghi test tra Giappone e Sud Corea).

C’è inoltre una buona possibilità che entrambe le blockchains vengano testate a breve – sempre allo scopo di ottimizzare le transazioni internazionali – dalle Banche Centrali degli Emirati Arabi e dell’Arabia Saudita, come ha riferito Reuters pochi giorni fa. Resterà da vedere chi riuscirà a spuntarla.

Per chi nel mentre vuole lasciarsi andare a qualche previsione precisiamo che il sito di Stellar Lumens è sprovvisto di una vera e propria roadmap. In compenso, il blog è molto curato e, insieme alla newsletter, è il modo migliore per tenersi aggiornati sui nuovi partner (tra gli ultimi pervenuti: Remitr, MSewa Software Solutions, PesaChoice e Chaneum ICO Advisory Services); per seguire l’andamento dei progetti attivi (come quello con IBM e KlickEx) e farsi un’idea di quali saranno le mosse future, per esempio: l’idea di supervisionare la raccolta fondi di ICO e delle startup basate su tecnologia blockchain troverà un’attuazione? La risposta nel 2018, nel frattempo potete tenervi informati tramite siti dedicati come Bullmarketz.com .