In anteprima mondiale il film documentario “Dove vanno le nuvole”

LE STORIE – Da TREVISO a RIACE, passando attraverso BOLOGNA e PADOVA, il documentario racconta le storie e le esperienze di chi ha avuto il coraggio di provare a trasformare la paura in opportunità e l’utopia in realtà. Un docufilm che è un viaggio attraverso l’Italia e l’Emergenza Migranti: modelli di convivenza sorprendenti, umanità in movimento.

A TREVISO Antonio, professore di Storia e Filosofia al Liceo Classico, ha deciso insieme a sua moglie e ai figli di sperimentare una forma di accoglienza personale traducendo in atti pratici le sue convinzioni e i suoi studi. È il primo caso in Italia e questa esperienza diventa un laboratorio per nuove forme di accoglienza diffusa in famiglia.


A RIACE seguiamo la vita quotidiana di questo che sembra un paese di un altro mondo, grazie alle politiche di accoglienza del sindaco Domenico Lucano. Considerato il terzo miglior sindaco del mondo dal “World Mayor Prize” ed entrato nella classifica della rivista americana FORTUNE tra le 50 personalità più influenti del mondo (unico italiano) Domenico è un uomo semplice ed ostinato, capace di tradurre in pratica quella che a molti poteva apparire solo un’utopia. Gli stranieri sono 400 su 1800 abitanti totali e la maggior parte dei riacesi lavora proprio grazie ai migranti (maestri, responsabili dei laboratori artigianali) e così l’economia della cittadina torna a girare.

A BOLOGNA si si incontrano mondi e culture attraverso l’arte del teatro: Pietro, regista della Compagnia Cantieri Meticci, passa giorni e sere a lavorare con un gruppo eterogeneo formato da migranti ospiti nei Centri accoglienza e cittadini italiani. Danze, canti, racconti e centinaia di biciclette trasformate in velieri sfilano fino a Piazza Maggiore.

A PADOVA ci sono Case a Colori in cui turismo sociale ed accoglienza fanno parte di un unico progetto: turisti, migranti e persone in emergenza abitativa coesistono e convivono. Maurizio Trabuio, dopo anni di esperienza nel sociale e nell’accoglienza, è l’ideatore di queste strutture ibride in cui gli ospiti vengono coinvolti e responsabilizzati. I rifugiati ospiti di Casa a Colori aiutano a ricostruire dopo un uragano a Dolo e Mira.

Il 10 ottobre arriva poi una notizia inaspettata: Il Professore Antonio Calò di Treviso viene insignito dal PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Sergio Mattarella dell’Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per l’esempio di civiltà e l’umanità che ha fornito aprendo la sua casa a sei giovani profughi” mentre le notizie legate ai tragici fatti di Parigi rischiano di mettere in crisi anche i modelli di accoglienza più avanzati… Intanto però i fili tra le persone si tendono e si dipanano, Maurizio e Antonio si conoscono, nasce un’amicizia e poi un viaggio a Riace crea nuove prospettive…

 

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