Aprilia, l’affitto delle scuole costa milioni ai cittadini #INTERVISTA

Le immagini del controsoffitto crollato sabato scorso a Campoleone nella scuoletta da cinque aule, dieci inseganti e cento bimbi mettono i brividi. Sebbene il materiale che è crollato sia relativamente leggero (se paragonato ai mattoni o alle travi di legno ovviamente), le lastre di cartongesso e lo scheletro di alluminio potevano causare sei danni ai bimbi se si fossero trovati là sotto il crollo e non si esagera quando si dice che forse abbiamo evitato una potenziale strage.

Ne è convinto il sindaco di Aprilia, Antonio Terra che al telefono non usa mezze misure in quanto accaduto: “lo dico in parole semplici, ci è andata di lusso. E’ vero che si tratta di un crollo di materiale di rivestimento leggero ma basta vedere le immagini per comprendere. Ci è davvero andata di lusso”. L’immobile nel quale è avvenuto il crollo ha un tetto a volta, tipico dei magazzini e dei capannoni industriali e di fatto, fino a qualche decennio fa era una fabbrica poi però riconvertita dalla famiglia Mazza di Aprilia a diversi usi. Vedendola dall’alto (con Google maps per esempio) nulla vi farebbe pensare che quella che state guardando è una scuola elementare controllata dal punto di vista amministrativo dal complesso scolastico Menotti Garibaldi (che ha sede più verso il centro). Il sindaco afferma che non c’erano state avvisaglie di nessun genere in merito ad un possibile evento come quello che si è registrato sabato, sebbene la sua assessora ai lavori pubblici Caporaso che ha asserito in una precedente intervista che “i tecnici del Comune erano già entrati lo scorso inverno per una infiltrazione d’acqua”.


Saranno i periti dei Vigili del Fuoco a stabilire le motivazioni del crollo ma il Primo Cittadino non sembra avere molti dubbi: “non poteva che essere fatto male il controsoffitto. Una struttura come quella non se ne viene giù senza motivo, senza un terremoto o una imponente perdita d’acqua se è fatta a regola d’arte”. Da ricordare che il sindaco di Aprilia è anche un imprenditore del ramo costruzioni, quindi certamente quello non è il primo controsoffitto che vede. “Il dirigente d’area – spiega il sindaco – Claudio Dello Vicario è furioso e lo sono anche io. Se ci saranno responsabilità da parte del privato non potremo di certo stare a guardare. Anche perché per noi questa cosa è un costo. Non solo per la struttura, che comunque è carico del privato che ce l’ha affittata ma per il trasferimento che dovremo compiere dei bambini durante le riparazioni, i gravi disagi e i carichi di lavoro in più.Insomma, aspettiamo le perizie ma non si può stare a guardare. Di certo nelle prossime 48 ore avremo già un piano risolutivo per sistemare i cento bimbi della scuola di Campoleone”.