Fondi, rissa tra italiani e pachistani per un presunto furto: tutti e sette liberi

(foto archivio)

Arresti convalidati e pronta remissione in libertà per tutti i fermati dopo le botte interrazziali. Due lenolesi e cinque pachistani, ovvero i principali protagonisti della rissa scoppiata nel tardo pomeriggio di mercoledì all’esterno di un bar di Fondi affacciato su via Appia lato Itri, finiti ai domiciliari poco dopo l’intervento dei carabinieri della Tenenza locale. I sette sono comparsi venerdì davanti al gip del Tribunale di Latina Fabio Velardi, che al termine della direttissima non ha applicato nessuna misura cautelare alternativa a quella disposta inizialmente e poi messa da parte.

A detta dei due italiani, di 30 e 31 anni, tutto sarebbe nato dall’eccessiva vicinanza degli stranieri alla loro auto, parcheggiata nelle vicinanze del bar dove si trovavano. Da lì, la convinzione che stessero tentanto di rubare qualcosa all’interno dell’abitacolo. E quindi una repentina uscita all’esterno, seguita da una discussione sfociata quasi subito in pugni e calci. Vedendo coinvolti secondo le ricostruzioni anche altri stranieri, riusciti però a dileguarsi prima dell’arrivo dei militari dell’Arma. Che nelle concitate fasi del fermo dei contendenti, almeno di quelli rimasti sul campo, avevano sequestrato una lama, rinvenuta nella disponibilità del 30enne di Lenola. Un taglierino da lavoro, secondo la ricostruzione fornita dall’interessato, sfoderato solo per tentare di difendere l’amico, ad un certo punto ritrovatosi accerchiato. Gli unici a farsi refertare in ospedale a margine dei fatti, i due italiani: cinque giorni di prognosi a testa.
Chiusa la direttissima con il ritorno a piede libero, i sette coinvolti nella rissa – tra i quali un pachistano risultato inottemperante a un decreto di allontanamento dal territorio – compariranno di nuovo in tribunale il prossimo ottobre.