Latina, primo maggio delle polemiche e accuse sul web

Il Comune di Latina

Primo maggio, festa del lavoro, una festa per i lavoratori che dovrebbe unire e che da sempre un po’ divide, come molte feste nel nostro paese. C’è chi odia i riti “pagani” in salsa americana di Halloween, chi è allergico al Natale e chi nega il patrocinio del Comune (a Todi) alla sfilata dei partigiani il 25 aprile. Insomma, in Italia non c’è festa senza polemica e Latina non fa eccezione, anzi, ha la sua peculiarità: benvenuti al Primo maggio di Latina, festone che in passato collezionava numeri da capogiro con piazze oceaniche e star della musica come J-Ax sempre sul palco.

Negli ultimi anni la “tradizione” di Latina, che offriva da sempre un primo maggio all’insegna della musica senza riferimento politici aveva subito delle frenate, dovendo ridurre spazi per mancanza di sponsor, passando da Piazza del Popolo fino a piazzette più appartate della città. Ma lo spirito di fare la festa non si è mai spento nel cuore degli organizzatori storici, Gianluca Perez e Simona Petrucci che lamentano di essere stati “tagliati fuori” dall’evento dall’amministrazione di Damiano Coletta. Avevano presentato un progetto con una richiesta (non vincolante) di finanziamento da 20mila euro. “Non ci hanno neanche risposto, la nostra richiesta economica è solo una formalità per il progetto ma in molte edizioni, con meno della metà abbiamo potuto, grazie agli sponsor organizzare grandi eventi”.


“Basta polemiche sui social” ha tuonato fal canto suo il sindaco di Latina per difendere l’operato della sua amministrazione dopo la presentazione di una assegnazione disponibile da 19mila euro per palchi modulari e service e l’organizzazione della giornata di musica. E mentre gli organizzatori storici si sentono tagliati fuori, il Comune investe più o meno gli stessi soldi che chiedevano per far fare una festa “ a chiunque si voglia presentare”. Un’attività vista come una apertura a nuove esperienze forse. Come una forzatura invece secondo chi ritiene di essere stato danneggiato e ignorato. Il web più che altro si divide tra ironie e vere e proprie fazioni. E così, come la migliore tradizione, anche il primo maggio è una festa di vincitori e vinti, di scontenti e accontentati, di figli e figliastri.

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