Latina sbarca su Facebook: “non si potrà commentare”, anzi sì.

In un articolo precedente vi abbiamo raccontato di come il Comune di Latina, non senza una certa macchinosità tipica delle istituzioni pubbliche, fosse giunto alla conclusione che l’apertura di una pagina social dedicata alle attività istituzionali fosse un buon elemento di apertura per la trasparenza e la giusta informazione al pubblico. Sostanzialmente, si sarebbero inseriti i comunicati e le attività già presenti nel sito anche sui social network, con una limitazione che veniva annunciata dalla presidente della commissione che ha guidato la messa in opera di questo provvedimento (la commissione “città internazionale”) ovvero Valeria Campagna, la consigliera comunale più giovane d’Italia. “Sulla pagina Facebook non gli utenti non potranno commentare“. La reazione del pubblico di fronte a questa notizia non è stata delle migliori a volte esagerando anche di molto. Alcuni utenti Facebook hanno commentato quello stesso articolo gridando alla violazione della libertà di parola, recriminando al Comune una paura di confronto e mille altre interpretazioni non sempre commendevoli e ancora meno ripetibili. Di seguito citiamo le parole che la presidente Camapgna aveva detto sentita su questo punto telefonicamente solo pochi giorni fa, il 26 di febbraio:


 

(Valeria Campagna)

“In una fase iniziale sarà prevista solamente la comunicazione in uscita dal Comune su Facebook. Non so dire quanto possa durare il periodo di sperimentazione, immagino che dipenda dalla possibilità di inserire delle risorse per moderare la pagina. Non è detto che si dovranno fare per forza delle assunzioni per moderare la pagina (la mia valutazione è che non credo sia necessario), perché in ogni caso sarà l’ufficio comunicazioni (e non quello destinato alla gestione della pagina web istituzionale) ad occuparsene. Per cui virtualmente ci potrebbero già essere le forze per questo lavoro. Ma sono valutazioni che vanno rimandate ad una fase successiva”

Invece non è così. La pagina del Comune è online e, a sorpresa, si può commentare, contrariamente a quanto detto dalla presidente solo pochi giorni prima. A questo punto, abbiamo chiesto ad uno dei responsabili della comunicazione dell’ente, Gianni Caputo, lumi su quello che appare come un abbaglio. E’ stata la consigliera/presidente a sbagliare o si sono cambiati i piani in corsa? Caputo risponde:

 

(Gianni Caputo) 


“Né l’uno né l’altro: la pagina Facebook del Comune di Latina è ancora in fase sperimentale e pertanto l’attività è limitata alle sole pubblicazioni da parte dell’ufficio internet. L’abilitazione nel postare commenti e condividerli è una delle prerogative della piattaforma social che il Comune di Latina, come nessun altro utente, può inibire. La limitazione è relativa alle interazioni tra Ente e utenti, cioè a dire che al momento non sono previste attività che invece inizieranno strutturalmente quando la pagina terminerà la fase sperimentale”.

 

Ora, appare evidente che questo è tutto fuorché un affare di Stato e si potrebbe anche sorvolare. Caputo inoltre giustamente da par suo, cerca di coprire con la sua risposta tanto circostanziata quanto evasiva il punto, ma alla fine la spiegazione c’è, ed è chiara. Facebook non permette né al Comune né a nessun altro di “inibire i commenti”, quindi il tema non si poneva dall’inizio. Con il senno di poi è facile a dirsi, è certo. E ovviamente ci sottraiamo dal fare i maestrini. Ma un punto più importante del poter commentare o meno su una pagina Facebook rimane: su quali basi una presidente di commissione ha elaborato le sue dichiarazioni? Fortunatamente era una questione tutto sommato marginale, in sostanza, ma quanto ne sapeva chi dirigeva la commissione di quanto stava succedendo intorno a lei? La domanda è legittima se non altro perché sulla Campagna si depositano, pian piano che il tempo passa, lusinghe del futuro e promesse per il presente.  Qualcuno scherza tra gli scranni della maggioranza e la chiama “onorevole” dando per scontato che il suo futuro sarà la politica. Se è questo a cui aspira la giovane non resta che augurarglielo con tutto il cuore. Ma seppure fare le paternali sia forse un po’ odioso, avere un minimo di conoscenza delle tematiche affrontate in commissione con soldi pubblici non guasterebbe. Comunque, per tutti gli “amanti della libertà” da tastiera che nel post precedente inneggiano ai simboli del ventennio e poi urlano alla dittatura se hanno la sensazione di non poter dare il loro fondamentale contributo sotto una notizia del Comune non gli va rovinata la giornata.

La pagina è operativa (seppure in via sperimentale) e i commenti sono attivi. La democrazia è salva.