Dopo il primo intervento, di giovedì, nel primo pomeriggio di venerdì, la coop Karibu ha smentito se stessa riguardo la querelle sull’accoltellamento, tentando di chiudere ogni discussione: niente coltellate, hanno detto.
“In merito, ancora, alla vicenda di C.B., cittadino liberiano inserito nel progetto Sprar del Comune di Monte San Biagio, gestito dalla coop Karibu, a seguito delle informazioni veicolate attraverso i social e i giornali locali, a seguito del comunicato stampa da noi emesso ieri, a fronte della riunione con gli operatori di questa mattina, operatori che hanno seguito e che stanno seguendo il caso del ragazzo, teniamo a sottolineare che il ragazzo ha inveito contro il nostro responsabile, perdendo visibilmente il controllo. Il nostro responsabile ha riportato dei graffi superficiali, non ha ricevuto punti di sutura e non ha riportato ferite tali da richiedere l’intervento dei sanitari del 118.
Nella concitazione del momento, anche noi abbiamo ricevuto informazioni poco chiare che abbiamo, erroneamente, diffuso. Grazie all’aiuto delle forze dell’ordine e dei responsabili, nella riunione d’urgenza di questa mattina abbiamo appurato che C.B. non ha materialmente accoltellato nessuno, c’è stato un fortissimo stato di agitazione che lo ha portato a statti di ira, molto difficili da gestire e che sono stati complessi da sedare
Vogliamo ancora, di nuovo, sottolineare come i rapporti con l’amministrazione locale siano sempre stati distesi e collaborativi
il ragazzo è stato allontanato dalla struttura, è stato seguito non solo a livello burocratico ma umano dai nostri operatori che se ne sono fatti carico e che lo stanno ancora seguendo, pur se uscito dalla struttura. La nostra presidenza, in sintonia con la presidente e fondatrice, ci tiene a sottolineare che stiamo monitorando la situazione al meglio che possiamo.
La coop Karibu, attiva da 17 anni sul territorio di Latina e provincia è ben lontana dalle storie di cooperative che tendono ad ‘ammassare’ i richiedenti asilo all’interno dei CAS. Siamo sempre disponibili al confronto, siamo disponibili a far entrare dentro le nostre strutture giornalisti, politici, e chiunque voglia collaborare e raccontare dei ragazzi che ospitiamo.
Sperando di aver fatto finalmente definitiva chiarezza su questa spiacevole vicenda, vogliamo rassicurare gli abitanti di Monte San Biagio, l’amministrazione, il consigliere regionale della Lega Angelo Orlando Tripodi, dicendo che la situazione è tornata alla normalità e che stiamo ancora vigilando sulla sorte di C.B.”.