Microcriminalità a Formia, Idea Domani: “Ampiamente previsto sin dal 2015”

“Mai come nel caso di specie vorremmo poter dire di esserci sbagliati; ma purtroppo non è stato così e, del resto, la recrudescenza dei fenomeni predatori sul territorio formiano era ampiamente prevedibile”. Lo dice il capogruppo di Idea Domani, Pasquale Cardillo Cupo. 

Esattamente due anni e mezzo fa il gruppo di Idea Domani riteneva un gravissimo danno per la sicurezza del territorio la perdita del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri, ottenendo tuttavia come unica risposta la solita promessa irrealizzabile e quell’autoreferenzialità che ha caratterizzato la peggiore amministrazione degli ultimi anni.


L’amministrazione comunale, infatti, bollando neanche a dirlo come sterile polemica il suggerimento, nel maggio 2015 replicava di essersi attivata per prevedere la costruzione di una nuova e più efficiente Caserma nel progetto di riqualificazione della ex Salid: la caserma sarà proprietà del Comune di Formia e affittata per l’uso all’Arma dei Carabinieri. A breve il progetto arriverà alla discussione in consiglio comunale.

Ovviamente di questo progetto, dopo 30 mesi, in consiglio comunale non si è vista neanche l’ombra, come era del resto fin troppo evidente da subito.

L’emergenza sicurezza a Formia è il frutto di disinteresse ed approssimazione uniti a chiacchiere non seguite dai fatti, quando sarebbe stato sufficiente ascoltare semplici indicazioni e campanelli di allarme che, invece, sono stati totalmente sottovalutati, arrivando oggi ad una situazione di assoluta insostenibilità e che vede i cittadini di Formia abbandonati e costretti a ricorrere a turno ad azioni di sorveglianza e monitoraggio per dare ausilio alle forze dell’ordine e proteggere le loro abitazioni ed i loro cari da decine e decine di azioni proditorie ogni giorno, avendo il triste primato di città più bersagliata del comprensorio.

Pasquale Cardillo Cupo

La sensazione che si vive in città è quella di un territorio totalmente abbandonato a se stesso, privo di guida e di soluzioni per fronteggiare ogni minima urgenza; sarebbe stato sufficiente programmare per tempo e con il supporto del servizio di Polizia Locale un piano di sostegno e controllo, conoscendo dinamiche sociali, zone della città più delicate e diramazioni territoriali per arginare certi fenomeni criminali, antipatici e inaccettabili come quello dei furti, mentre in realtà assistiamo a periferie lasciate in totale stato di abbandono, al buio ed in un stato di grave isolamento sociale ed istituzionale.

E’ arrivato il momento di rialzare la testa come comunità e porre un argine serio e concreto a tutto questo, iniziando a tutelare quelle risorse fondamentali per un territorio vasto come quello di Formia, a cominciare dall’approntare soluzioni concrete per evitare di perdere ulteriori presidi di sicurezza come accadde nel più assordante silenzio e disinteresse per il Norm dei Carabinieri.

Non appena si insedierà il Commissario Prefettizio in Comune ci faremo immediati portavoce della rabbia e della desolazione dei cittadini delle periferie, certi di poter finalmente avere un interlocutore affidabile a cui chiedere soluzioni immediate dopo anni di superficialità, sterile autoreferenzialità e chimere irrealizzabili”.