Katia Bidognetti resta in carcere, respinto il ricorso della difesa

L'arresto di Katia Bidognetti

E’ stato respinto dalla quinta sezione penale della Corte di Cassazione il ricorso presentato da Katia Bidognetti, figlia di Francesco detto ‘Cicciotto e’ mezzanotte’.

Le manette ai polsi della 35enne terzogenita del boss dei casalesi, che risiedeva a Formia, erano scattate lo scorso febbraio nell’ambito dell’operazione della DIA di Napoli in collaborazione con il Gruppo Guardia di Finanza di Formia.


Katia Bidognetti

Tra le motivazioni si legge che Francesco Bidognetti dirige le proprie attivita malavitose attraverso la figlia. Per lei viene quindi confermata la custodia cautelare in carcere.

La difesa aveva impugnato le modalità con le quali sono state raccolte le intercettazioni ambientali sull’automobile della ragazza, secondo la tesi il decreto era privo delle adeguate motivazioni in ordine all’attività intercettativa stessa.

“In tema di intercettazione di comunicazioni o conversazioni, la motivazione – scrive la Cassazione – sulle ragioni di eccezionale urgenza per l’uso di impianti in dotazione della polizia giudiziaria (a norma dell’art. 268, comma terzo del Codice di procedura penale), è assorbente rispetto ai profili tecnici di inidoneità funzionale degli impianti della Procura della Repubblica, sicché, in tal caso, l’omessa indicazione specifica dei precisati aspetti tecnici non è causa di nullità o inutilizzabilità del decreto di intercettazione”.