Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il bilancio del Commissariato P.S. di Terracina

Il Commissariato di Terracina

Nel giorno della ricorrenza della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il Dirigente del Commissariato di P.S. di Terracina fa un bilancio delle casistiche trattate sul territorio di competenza.
Considerando l’anno solare in corso e ormai volto quasi al termine, a fronte dei numerosi episodi di violenza sulle donne trattati dalla Polizia di Terracina va premesso che si è registrato un incremento delle denunce presentate, segno di una crescente consapevolezza delle vittime nel rivolgersi alle Forze di Polizia per interrompere quella spirale di violenza psico-fisico dalla quale difficilmente si può uscire da sole.

Generalmente i luoghi in cui le donne sono costrette a subire violenza ed atti persecutori sono i più svariati. La casistica insegna che ciò può avvenire nell’ambito domestico, sul luogo di lavoro, a scuola e più in generale ovunque, sia da parte di soggetti con i quali hanno intrattenuto o intrattengono relazioni sentimentali che da parte di ignoti che le molestano anche attraverso mezzi telefonici e telematici.


Le donne vittime dei reati si presentano sempre più spesso spontaneamente negli Uffici del Commissariato ove chiedono protezione ed informazioni sulle possibilità d’intervento offerte dalla normativa vigente. Non mancano segnalazioni di maltrattamenti che pervengono dagli Ospedali o da Operatori sanitari a cui si aggiungono le vittime che si rivolgono direttamente alle Associazioni impegnate sul territorio al contrasto di questi reati.

Sebbene ciascun caso trattato vada considerato come un “unicum” non sfuggono alcuni tratti ripetitivi nelle condotte degli artefici di siffatte violenze.Non va peraltro trascurata la componente dell’imprevedibilità degli autori dei reati i cui tratti caratteristici possono essere ricondotti tanto nella tipica “escalation” quanto nel “raptus”. Fortunatamente la normativa vigente in materia offre diversi strumenti per contrastare tali condotte antigiuridiche arginando gli spazi e le occasioni in cui si possano verificare le violenze. Degli oltre 20 casi trattati con successo, per l’anno in corso, dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Terracina in stretto coordinamento con la Divisione Anticrine della Questura di Latina, circa un terzo si sono conclusi con l’irrogazione dell’Ammonimento del Questore di Latina nei confronti di altrettanti “stalker” resisi responsabili di atti persecutori.

Nei casi delle violenze commesse con maggiore crudeltà ed intensità, le indagini, condotte a seguito della ricezione delle denuncie delle vittime, hanno permesso di raccogliere solidi elementi qualificanti gravi reati per i quali l’Autorità giudiziaria ha emesso Ordinanze di custodia cautelare restrittive in sia in carcere che agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Tra questi va annoverato l’arresto operato alla vigilia della festa della donna quando un soggetto, già colpito dal divieto di avvicinamento alla ex coniuge, fu fermato dalla Squadra Anticrimine con due pistole pronte all’uso ed un memoriale manoscritto nel quale si preannunciava l’omicidio della stessa a cui sarebbe seguito il suo suicidio. La scorsa estate invece le indagini hanno consentito di raccogliere gli elementi attraverso i quali è stato possibile ricostruire un episodio di violenza sessuale commesso ai danni di una 17enne ad opera di un 50enne amico di famiglia. L’uomo è stato tratto in arrestato su Ordinanza di custodia cautelare.

Nello stesso periodo, un cittadino di origini marocchine si rendeva protagonista di un efferato atto di violenza nei confronti della moglie. La donna, alla quale l’uomo impediva di esercitare qualsiasi attività lavorativa e di avere rapporti sociali all’infuori delle mura domestiche, determinatasi a separarsi dal marito subiva da questi atti di violenza. La vittima oltre alle privazioni ed ai soprusi subiva ferite da arma da taglio su buona parte del corpo che le indagini hanno potuto ricondurre alle responsabilità dell’ex marito.
Numerosi inoltre i casi di percosse e aggressioni fisiche che hanno provocato lesioni personali a donne vittime di violenza a seguito dei quali si è proceduto ad arresti nella flagranza del reato o per i quali si è ottenuto un Provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento alla parte denunciante.