A Formia la crisi idrica arriva a scuola

Ieri gli studenti del Vitruvio Pollione di Formia hanno concluso le lezioni con largo anticipo: mancava l’acqua.

Una emergenza annunciata per Formia, probabilmente, tanto che il dirigente dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri” in previsione di questa eventualità aveva predisposto un avviso pubblico nel quale invitava i genitori a trattenersi a scuola fino a conferma dell’efficienza del servizio idrico in quanto in caso di inefficienza i ragazzi sarebbero stati affidati ai genitori.


E ieri l’acqua è mancata al “Pollione” e gli studenti alle 11.15 sono stati fatti uscire.

A quanto pare anche oggi si prospettava identica giornata e non solo per il liceo classico, ma per tutti i plessi scolastici di Formia  per le scuole dell’infanzia, sia primarie che secondarie di primo grado oltre che per gli istituti superiori.

Genitori assiepati sotto le scuole in attesa di sapere se dai rubinetti sgorgasse il bene primario. E anche stamattina non sono mancate le difficoltà, perché se al Pollione le lezioni sono state svolte regolarmente seppure con l’acqua solo al primo piano dell’edificio, più difficile la situazione al plesso di Castellone dove alunni e genitori hanno atteso fino all’arrivo di autocisterne.

Resta la domanda così come formulata dall’esponente di Un’Altra Città, Paola Villa: “Non andavano fatti accertamenti prima ancora dell’inizio della scuola?”. Un riferimento evidentemente non solo all’istituto scolastico in se, ma anche a Comune e Provincia per competenza.

Eppure il Comitato spontaneo di lotta contro Acqualatina aveva annunciato una crisi idrica che avrebbe inevitabilmente coinvolto anche le scuole. La domanda dei genitori è naturale: “Come mai non si sono presi provvedimenti per tempo?”