Utilizzando documenti falsi gli svuotano il conto: banca condannata

Si è ritrovato con il conto saccheggiato. Il suo denaro è stato fatto transitare su un conto corrente, falsamente intestato a lui da terzi, sfruttando documenti fasulli, e fatto poi sparire. E ha dovuto anche lottare per oltre sei anni nelle aule di giustizia. La banca in cui aveva i suoi risparmi si è infatti giustificata sostenendo che l’accaduto era colpa solo della vittima. Alla fine però un risparmiatore pontino ce l’ha fatta e i giudici hanno riconosciuto in via definitiva l’esclusiva responsabilità della filiale di Fondi della Banca Carige.

La vittima aveva depositato dei fondi nell’istituto di credito. A un tratto è stato aperto un conto corrente falsamente intestato al risparmiatore e con un libretto ritenuto dal consulente incaricato dalla magistratura frutto di “evidente falsificazione”, solo “apparentemente relativo” a quel deposito, il saldo del deposito è stato fatto trasferire da terzi sul conto corrente e a quel punto subito prelevato. La vittima ha fatto causa alla banca che non aveva impedito tutto ciò. L’istituto di credito si è però subito difeso sostenendo che, tanto quando era stato aperto il conto che quando era stato chiesto di trasferire sullo stesso il fondo depositato, la direttrice della filiale di Fondi aveva telefonato al risparmiatore per informarlo di tali operazioni. Banca Carige ha inoltre aggiunto che la vittima non aveva diritto ad alcuni risarcimento, in quanto avrebbe potuto evitare il danno ricorrendo “all’ordinaria diligenza”. Di diverso avviso i giudici.


La responsabilità esclusiva di Banca Carige per l’accaduto è stata infatti riconosciuta nel 2011 dal Tribunale di Terracina e confermata l’anno successivo dalla Corte d’Appello di Roma. Una sentenza che l’istituto di credito, difeso dall’avvocato Fabio Cirilli, ha impugnato in Cassazione. Con un ricorso a cui il risparmiatore, difeso dall’avvocato Gennaro Leone, ha resistito. E a rendere definitivo il riconoscimento dell’esclusiva responsabilità della banca è stata ora la sezione civile della Suprema Corte.