Variante Piave, chieste le condanne di Malvaso e Di Rubbo

Operazioni di sequestro del cantiere in via Piave

Si è conclusa con la richiesta di due condanne e quattro rinvii a giudizio la requisitoria del pm Gregorio Capasso nell’udienza preliminare per la variante Piave. Il magistrato ha ribadito in aula che quello strumento urbanistico sarebbe stato varato dalla giunta comunale di Latina anziché dal Consiglio compiendo un abuso d’ufficio, solo per avvantaggiare il politico e costruttore Vincenzo Malvaso.

Per quest’ultimo e per l’ex assessore all’urbanistica Giuseppe Di Rubbo, che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato, il pm ha quindi chiesto rispettivamente condanne a 14 mesi di reclusione e a 10 mesi e 20 giorni. Chiesto infine il rinvio a giudizio per il tecnico comunale Marco Paccosi, il dirigente comunale Ventura Monti, il tecnico comunale Fabio De Marchi, e il progettista e direttore dei lavori Antonio Petti.


Dopo le arringhe dei difensori dei due politici, gli avvocati Renato Archidiacono, Alessandro Paletta e Giuseppe Poscia, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, ha rinviato l’udienza a lunedì prossimo, per le arringhe degli altri difensori e per la sentenza.