Il circolo “Enzo Simeone”rivolge un appello ai comunisti di Formia

“Negli ultimi mesi, a livello nazionale, nel campo della sedicente sinistra assistiamo alla nascita di nuovi partiti e movimenti politici, che a nostro avviso mancano però di ciò che è essenziale per una vera forza di sinistra e cioè il tentativo di coniugare equità e uguaglianza, soprattutto per le classi sociali meno abbienti”.

E’ il circolo “Enzo Simeone” di Rifondazione comunista Formia a fermarsi sull’argomento.


“D’altronde alcuni di essi (MDP) provengono dalle file del partito democratico, cioè quello stesso partito che – in questi anni – ha sposato il credo liberista e che quindi ha provveduto allo smantellamento dello stato sociale, con provvedimenti peggiorativi che hanno riguardato il lavoro, la sanità, la scuola, la previdenza sociale ed etc.

Altri (ex-SEL ora in Sinistra Italiana) sono stati in molti casi i loro più fidi scudieri.

Eppure nonostante questo sono ancora qui a proporsi come una valida alternativa agli occhi dell’opinione pubblica, soprattutto di sinistra.

A livello locale è andata ancora peggio, poiché i sedicenti di sinistra hanno guardato unicamente al potere, perdendo di vista il rapporto con la città, in particolare con i cittadini più bisognosi di riscatto, e hanno deciso di continuare ad appoggiare le amministrazioni di centrosinistra, guidate da Bartolomeo.

D’altronde le loro accecanti promesse tali erano e tali resteranno. Come definire altrimenti: 1) il porto turistico, presentato come volano dell’economia della nostra città, è scomparso – checché ne dica il coordinatore del ‘Giuseppe Piancastelli – Giuseppe Diana’; 2) il nuovo policlinico del Golfo che serve a nascondere il depotenziamento degli ospedali del golfo e della sanità in genere; 3) la Pedemontana ora ‘leggera’ è presentata per nascondere il traffico opprimente aumentato in anni di inerzia; 3) la variante al Piano Regolare Generale è lanciata per nascondere tre precedenti rifacimenti e la speculazione edilizia bipartisan; 4) ai milioni di euro arrivati nella nostra città spesi per soddisfare l’ego di qualche cortigiano del principe.

Anche noi non siamo sfuggiti alla tentazione di alleanze con il centrosinistra, ma avendo capito l’errore e facendone tesoro, abbiamo tagliato nettamente con questo ‘modus operandi’, tant’è che alle elezioni 2013 – benché consapevoli dei nostri limiti e delle nostre debolezze – abbiamo deciso di presentare un programma autonomo, di lotta e comunista, e successivamente ci siamo impegnati per essere una vera forza di opposizione, con le nostre critiche e le nostre proposte.

Le conclusioni si traggono facilmente: per noi non potrà mai essere possibile alcuna alleanza con quanti hanno amministrato – condividendone le scelte più dolorose soprattutto per le conseguenze che hanno avuto per i ceti meno abbienti.

È un messaggio che inviamo anche agli organi dirigenti del nostro partito, a cui chiediamo di interrompere qualsiasi forma di collaborazione – a livello nazionale – con chi ha distrutto lo stato sociale.

Ben vengano invece alleanze con soggetti ‘autenticamente’ di sinistra e comunisti che hanno dimostrato di praticare un reale antagonismo con le forze politiche protagoniste dell’attuale quadro politico, e con i quali siamo disposti a confrontarsi per un programma politico centrato sulla necessità della lotta di classe, contro una borghesia lacerata, che per sopravvivere a se stessa ci propone l’alleanza tra il Partito Democratico e Forza Italia.

Davanti al tale desolante quadro politico, non possiamo che rilanciare la lotta con un appello agli uomini e alle donne di sinistra, affinché aprano finalmente gli occhi sul disastro prodotto in questi anni dai governi di centrosinistra e ritornino a votare chi – come noi – crede ancora che la politica sia il frutto di un idea ed il programma sia il suo mezzo”.