Le dimissioni del sindaco di Formia, tra politica e tradimenti

Un saluto di commiato, ma anche un’occasione per fare il punto sulla situazione politica e quella amministrativa. Non necessariamente un atto dovuto, ma l’opportunità di ringraziare gli esponenti della maggioranza che lo hanno sostenuto fino a ieri – e ancora oggi si stretti intorno al sindaco nella sala Ribaud del Comune di Formia – e a quanti gli hanno consentito di lavorare alla guida dell’amministrazione comunale fino alle dimissioni: formalizzate oggi sia nelle mani del segretario generale del Comune sia in quelle del Prefetto.

Le parole del sindaco di Formia dimissionario, sono state scandite da un iniziale clima contratto: dare comunicazione di essere stati vittima di un tradimento non è cosa facile per nessuno, neanche per Sandro Bartolomeo nonostante la sua considerevole esperienza politico-amministrativa, con tre mandati da primo cittadino e quello attuale, il quarto.


Ma con compostezza che ha lasciato trasparire amarezza e anche un pizzico di rabbia ha sottolineato in più occasioni: “Non c’è un problema formale, ma politico. E quando la maggioranza non c’è più bisogna prenderne atto”.  Bartolomeo lo ha fatto, nella consapevolezza di non avere più una maggioranza a sostenerlo nel suo percorso amministrativo ha deciso in maniera riflessiva “senza farmi prendere dalle emozioni” di presentare le dimissioni.

Attorniato dai suoi uomini e donne (ovviamente) ha voluto salutare, per non lasciare niente di non detto, di non spiegato, per lasciare spazio alle domande e quindi fornire i chiarimenti utili a condividere con l’elettorato le motivazioni della sua scelta. Una scelta nella quale evidentemente hanno influito due componenti di maggioranza “Eleonora Zangrillo che ormai da tempo evitava di esprimere il suo assenso nelle scelte amministrative” e il consigliere Mattia Zannella “fedelissiono della Zangrillo, il quale, quando tutto era ormai fatto, quando il bilancio era pronto per l’approvazione, ha votato contro”.

Da adesso in poi per i prossimi 20 giorni, quando le dimissioni avranno acquisito esecutività “compirò solo atti ordinari. Tanto per iniziare ho sospeso le deleghe agli assessori”. A seguire “ci sarà una lunga fase di commissariamento. Quindici mesi nei quali potrà essere svolta solo l’ordinaria amministrazione”. Un periodo considerevole che “non farà bene alla nostra città”. Ma purtroppo questa è una storia che non può più interessare Bartolomeo se non come semplice cittadino. Ed è “da cittadino che continuerò ad occuparmi della mia città. Non ho più alcuna intenzione di candidarmi”.

Di fronte a una scelta obbligata il sindaco dichiara: “Comprendo la gioia di certe opposizioni, ma non so se sarà utile alla città” e soprattutto “bisogna vedere dopo una settimana di festeggiamenti cosa succederà”. Il lasso temporale in vista delle prossime amministrative è lungo “abbastanza per dare modo a quanti vorranno presentarsi di organizzarsi”.

Per quanto riguarda la sua coalizione annuncia l’intenzione di “esaminare insieme l’accaduto per capire come fare a gettare le basi per il futuro. D’altro canto non è detto che da questa situazione non possano nascere nuove opportunità”.

A concludere il suo intervento Bartolomeo ha voluto fare il punto sulla situazione amministrativa, sugli impegni assunti, portati avanti e magari in fase di realizzazione. “L’Anas ha stanziato 79 milioni di euro per l’attraversamento a monte della città. Anche la variante al piano regolatore generale è pronta per quanto il commissario non potrà proseguire. Il Piano del traffico e quindi piano sosta e mobilità sono stati approntati. Mentre per Formia Rifiuti Zero inizia una stagione importante con l’acquisto di una nuova flotta mezzi per un impegno di spesa di tre milioni di euro”.

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