Il “Dono Svizzero” è primo nel Lazio per gli interventi di colecisti laparoscopica

L'ospedale 'Dono Svizzero' di Formia

Il risultato ottenuto dall’équipe dell’ospedale di Formia, il “Dono svizzero”, lo stesso che tante volte, anzi troppo spesso, viene messo all’indice per demeriti, è entusiasmante.

Il chirurgo Gianni Baiano
Il chirurgo Gianni Baiano

Un’eccitazione che il primario di Chirurgia, Gianni Baiano, non nasconde. Viso aperto, sorriso cordiale, mostra l’aspetto più umano del professionista la cui notorietà si è affermata da tempo sul “campo”. A stento trattiene l’entusiasmo e per quanto provi i suoi occhi esprimono chiaramente la soddisfazione di lavorare in una struttura che ha ottenuto un primato a livello regionale.


Il Dono Svizzero di Formia, infatti, è il primo assoluto nella regione Lazio per gli interventi di colecistici laparoscopica. Un riconoscimento conseguito grazie allo spirito di squadra fatto proprio da ciascun componente dello staff. Il cordone di collaborazione appare tanto prezioso quanto sorprendente. La fase di pre-ospedalizzazione con relative indagini sanitarie circa l’idoneità all’intervento chirurgico o all’anestesia vengono fatte da ciascun componente sanitario. Ognuno per competenze si occupa di svolgere gli esami del caso affinché si possa fissare un giorno specifico per l’operazione, riducendo al massimo i tempi di degenza. La naturale conseguenza è un risparmio di spesa, la possibilità di utilizzare uno stesso posto letto per vari pazienti nell’arco di una sola settimana e la soddisfazione del paziente che viene operato in “one surgery”. Un giorno di degenza ed è pronto per tornare a casa.

dati regionali
I dati regionali dai quali si evince il primato dell’ospedale di Formia

Il meccanismo innescato e perfezionato in un solo anno di lavoro, grazie a direzione medica e specialisti, ha creato grandi consensi oltre, ovviamente, risultati. Ed ecco che il “Dono Svizzero” si aggiudica un attestato di qualità possibile, sicuramente grazie al lavoro del personale, ma anche grazie a una nuova colonna laparoscopica in 3d che consente di pianificare un maggior numero di interventi chirurgici al giorno, fino a 8 o 9.

Ma la fama precede il riconoscimento, perché l’utenza che l’ospedale di Formia serve non è strettamente legata al golfo di Gaeta, si estende nell’alto casertano, nell’alto Lazio, in Ciociaria e finanche nel napoletano. Tant’è vero che in un solo dati regionali 1anno dal 2015 al 2016 le operazioni di colecisti in laparoscopia sono passate da 160 a 200. E anche i dati dei tumori del colon retto trattati sono aumentati notevolmente addirittura sono raddoppiati nel presidio ospedaliero di Formia, da 60 nel 2015 sono arrivati a 120 nel 2016.