Tutto come previsto. Come è stato anche per gli altri ricorsi, pronunciandosi sull’ultimo presentato dagli arrestati nell’inchiesta “Tiberio”, il Tribunale del Riesame di Roma ha annullato l’accusa relativa alla costituzione di un’associazione per delinquere tesa a pilotare appalti.
Avallate invece dal Tribunale della libertà le diverse accuse di turbativa d’asta e corruzione. Confermati così gli arresti domiciliari per il dirigente comunale di Sperlonga, Massimo Pacini, per il dirigente comunale di Priverno, Domenico D’Achille, e per gli imprenditori Antonio Avellino e Andrea Fabrizio.
Liberata invece l’imprenditrice Alessandra Bianchi, che si è vista riformare la misura dei domiciliari nell’interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per un anno.
