Siamo Priverno: “Qual è la verità sui conti comunali?”

Il comune di Priverno

“Qual è la verità sui conti del Comune di Priverno? Gli eventi natalizi rischiano di essere fumo negli occhi dei cittadini, sui quali probabilmente penderanno l’aumento della tassazione, di per sé altissima, i tagli ai servizi (a partire quasi sicuramente dal sociale) o, peggio ancora, il dissesto finanziario. Insomma, il regalo di Natale o le felicitazioni per il nuovo anno arriveranno sotto forma di mannaia nel 2017“.

Sono le perplessità di Angelo Grenga e Bruno Silvagni, esponenti di Siamo Priverno, sul Comune di Priverno, che aggiungono: “L’ulteriore impegno di spesa di oltre 10mila euro per l’impugnazione della sanzione, la seconda più alta d’Italia, di 1.041.000,00 euro del ministero dell’Interno sembra l’ultima spiaggia di un’amministrazione che vacilla con il passare dei giorni.


Invece è calato il silenzio sulla misteriosa riduzione di oltre 300% dell’Imu (aumentata in precedenza dalla giunta Delogu, in cui Bilancia era assessore competente) sulle attività estrattive. Come mai non è stata fornita una motivazione concreta? Chi si andrà a colpire per recuperare il mancato gettito? Intanto si vocifera di un imminente dissesto finanziario, ormai dietro l’angolo. Quali azioni sono state messe in campo per evitarlo? Dove e come si intende risparmiare?”.

“Mentre la nave continua ad imbarcare acqua – argomentano Grenga e Silvagni – la ‘filiera di governo’, tanto sbandierata in campagna elettorale, ha certificato l’abbandono di Priverno e del comprensorio sulla sanità, sempre a favore di Sezze dove è stata realizzata la Casa della Salute, e sul trasporto pubblico regionale a causa della riduzione dei treni che inciderà anche sui pendolari del litorale. Sarebbe questo il filo conduttore fra la Regione Lazio di Zingaretti (Pd) e il Comune di Priverno di Bilancia (Pd)?”.

Gli esponenti di Siamo Priverno intervengono sui piani di emergenza comunali per le calamità naturali: “Se il governatore del Lazio esulta per l’aggiornamento dei piani comunali ‘alle più moderne normative’ a quattro mesi dal sisma di Amatrice – ricordano Grenga e Silvagni – quello redatto dall’ente comunale risulta una scatola vuota in un’eventuale emergenza per il settore zootecnico e agricolo, nel quale si sono verificati gravi problemi anche ad Amatrice, a causa dell’ampio ritardo dell’amministrazione comunale, sorda alle proposte del consigliere Marcello Vellucci”. Infine, Grenga e Silvagni sentenziano: “Basta col libro dei sogni, occorre una storia veritiera e soprattutto realizzabile”.