Ponza confino politico, studenti di Ciampino realizzano un App per localizzare luoghi

Un’applicazione per i turisti di Ponza che localizza tutti i punti dove sono stati confinati celebri personaggi della politica degli scorsi decenni, quando sull’isola venivano relegati gli oppositori della dittatura fascista. Il progetto sarà realizzato dalle classi IV D e IV C del liceo scientifico Voterra di Ciampino, presieduto dalla dirigente Ezia Palmieri. Un’operazione storica, didattica, tecnologica ma anche turistica, ecco perchè a sostenere e promuovere l’iniziativa ha ruolo in prima linea anche la Pro Loco di Ponza.

Il progetto è stato ideato nell’ambito dei programmi di alternanza scuola – lavoro, e vedrà impegnate 29 persone sull’isola – i ragazzi accompagnati dai docenti Bosso, Grossi, Pescatori – nel weekend tra il 18 e il 20 novembre, con lo scopo di realizzare una mappa della zona confinaria, corredata da schede biografiche dei confinati e da testi in cui essi hanno descritto i giorni trascorsi sull’isola (lettere, memorie, interviste). La mappa è inserita in una applicazione (app) disponibile gratuitamente una volta lanciata in rete (open source). Questa si propone come strumento agile e rigoroso, fruibile da studiosi, appassionati di storia, turisti che intendano approfondire la conoscenza dell’isola. Gli alunni a cui è affidata la produzione della app hanno recentemente vinto la maratona digitale Hacathlon Simple Rome, consistente nella creazione di app volte a migliorare e facilitare la vita dei cittadini e a rendere la capitale una città innovativa ed inclusiva.


studenti-ponza-2Si sono offerti per ospitare gratuitamente la spedizione romana, Tommaso Andreozzi, Immobilevante e Aprea Immobiliare, con l’obiettivo di potenziare la domanda turistica e creare spazi concreti per la destagionalizzazione dell’attività turistica, come accaduto in occasione di altre iniziative come i percorsi di visita alle cisterne romane o l’imminente calendario invernale.

Ponza è stata colonia confinaria per quasi 15 anni, ha ospitato centinaia di confinati molti dei quali, nelle memorie e nella corrispondenza, narrano con dovizia di particolari gli anni trascorsi sull’isola; al momento, gli studiosi e gli appassionati di storia che cercassero tracce del confino nei luoghi dell’isola non troverebbero però indicazioni (se si escludono i Cameroni, segnalati in tutte le guide turistiche). Anche le ricerche d’archivio non forniscono risultati: la corposa documentazione conservata all’Archivio di Stato non contiene riferimenti alla collocazione delle abitazioni, delle mense, dei pochi luoghi accessibili ai relegati. I confinati avevano l’obbligo di non citare luoghi e persone nella loro corrispondenza, per cui neanche gli epistolari consentono di individuare i luoghi in cui essi vivevano. Alcune lettere contengono descrizioni dei luoghi ma l’esatta individuazione degli stessi è stata resa possibile solo grazie alle testimonianze orali dei ponzesi più anziani”.