Furti di gasolio sulla linea ENI, ordinanza di custodia cautelare per due

Il dispositivo per regolare l’aspirazione del carbolubrificante rinvenuto a Sabaudia

Aggiornamento ore 14.30 – Nella mattinata odierna i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina, a conclusione di articolata attività investigativa, condotta in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Sabaudia e coordinata dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Latina Giuseppe Miliano, hanno tratto in arresto le sottonotate persone:

  • Volkovs Vladislav nato in Lituania il 18.12.1975;
  • Markov Andrey nato in Russia il 28.06.1969.

I predetti, colpiti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone, sono stati individuati come i responsabili del danneggiamento di una tubatura dell’oleodotto dell’Eni Gaeta – Pomezia, ubicato a Sabaudia, strada Migliara 46, grazie al quale si erano impossessati di 4.500 litri di gasolio commerciale.


I fatti risalgono al 22.10.2015 quando i militari della Stazione di Sabaudia rinvennero, all’interno di una struttura industriale in disuso, un impianto abusivo artigianale di aspirazione e deposito di carburante costruito grazie ad un sistema  di elettropompaggio elettrocomandato  che aveva sversato in alcune cisterne circa 4.500 litri di gasolio aspirati grazie ad un sistema di pompaggio elettrocomandato. Tale impianto  era collegato  ad un tubo esterno innestato sull’oleodotto .

I due cittadini extracomunitari erano stati già arrestati il 22 marzo 2016 in flagranza di reato per la stessa tipologia di delitto

L'impianto di aspirazione rinvenuto a marzo in Via Gorgolicino a Latina
L’impianto di aspirazione rinvenuto a marzo in Via Gorgolicino a Latina

Infatti  in  quella occasione nella via di Gorgolicino di Latina all’interno di un capannone apparentemente abbandonato veniva rinvenuto un impianto identico a quello di Sabaudia che i due  avevano allestito appositamente per stoccare il carbolubrificante della vicina condotta Eni.

Le indagini, supportate anche da accertamenti tecnici espletati in sinergia con il Ris di Roma dimostravano che i due episodi descritti fossero fra loro collegati.

In entrambe le circostanze era stato utilizzato un complesso  dispositivo, che consentiva di manovrare  il convogliamento del carbolubrificante anche a distanza e bypassare i sistemi di monitoraggio dell’Eni. Il gasolio asportato veniva convogliato in apposite sacche che venivano svuotate periodicamente.

Le taniche d'olio recuperate
Le taniche d’olio recuperate a dicembre

L’operazione conferma l’efficacia della collaborazione avviata con l’Eni che ha già portato in passato a sventare alcuni tentativi di furto sull’oleodotto: si rammenta che il 5 dicembre scorso i carabinieri della stazione di Borgo Grappa, unitamente a quelli di Sezze Romano e dell’aliquota Radiomobile avevano rinvenuto in un terreno agricolo nr. 57 taniche di vario volume collegate ad un tubo di alimentazione che conduceva ad una valvola dell’oleodotto “Eni”, dal quale erano stati già prelevati circa 1800 litri di idrocarburi.

Al termine delle formalità di rito i due arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Latina a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.