Terracina, treno nel dimenticatoio: Simeone interroga la Regione sui lavori

Il masso caduto a Monte Cucca, dopo anni e promesse è ancora lì

Messa in sicurezza del Monte Cucca e ripristino della linea ferroviaria Priverno-Fossanova-Terracina devono essere una priorità per la Regione Lazio che, purtroppo, a quattro anni di distanza dalla chiusura del tratto non ha ancora fatto nulla per rispondere a centinaia di pendolari costretti solo a confrontarsi con disagi ed inadempienze”.

Il consigliere regionale Giuseppe Simeone
Il consigliere regionale Giuseppe Simeone

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone, annunciando la presentazione in Regione di una interrogazione urgente.


“Per questa ragione, per spezzare questo muro di inerzia ed immobilismo, ho presentato, facendo seguito anche a quella depositata in maggio dal senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, una interrogazione urgente a risposta immediata per sapere dal presidente Zingaretti e dall’assessore competente, Fabio Refrigeri, la data di inizio e di fine dei lavori di ripristino e messa in sicurezza del Monte Cucca e della tratta ferroviaria Priverno Fossanova – Terracina visto che, proprio la Direzione regionale infrastrutture, ambiente e politiche abitative nel 2014, con propria determinazione, aveva, a seguito del parere favorevole della Conferenza dei servizi, approvato il progetto definitivo ed il quadro economico dell’opera per un importo pari a circa 10 milioni di euro.

Provvedimento che di fatto sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, nulla osta o atto di assenso di competenza delle amministrazioni partecipanti relativi al progetto stesso ma a cui non è seguito che il nulla. Tanto che oggi siamo costretti a constatare che è calato il sipario sia sul finanziamento che sulla realizzazione degli interventi previsti. Il tutto in barba anche alla mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale a gennaio 2016, in cui si impegna la giunta regionale a farsi carico dell’intera copertura finanziaria dei lavori previsti e a dare la massima priorità alla realizzazione dell’opera. Quello che era e resta inaccettabile è l’indifferenza del presidente Zingaretti e della sua giunta, nonché di tutta la maggioranza di centrosinistra, che durante le ultime elezioni amministrative 2016 ad ogni piè sospinto assicuravano l’immediatezza e l’importanza dei lavori a quei centinaia di cittadini che sono impossibilitati, se non facendo leva su mezzi di fortuna, a muoversi. La mancanza di interventi si sta traducendo, inoltre, in un danno economico per una città, come Terracina e il suo hinterland che vive di turismo.

In questi anni e in queste ultime settimane ci sono state manifestazioni, proteste, sono state presentate petizioni da parte dei pendolari e dei cittadini che chiedono una legittima e doverosa risposta. Ci auguriamo che Zingaretti almeno di fronte a questa ennesima richiesta di chiarimenti non si nasconda e che intervenga, possibilmente senza delegare come accade di consueto, spiegando senza giri di parole e senza ricorrere ai soliti vedremo e faremo quando e come intende dare seguito a quegli impegni assunti, e non rispettati, per la messa in sicurezza del Monte Cucca e il ripristino della linea ferroviaria Priverno-Fossanova-Terracina. Non lo deve a noi ma alle tantissime persone che non possono continuare a viaggiare solo sul binario dei disagi e a tutti coloro che attendono che le promesse elettorali si traducano in fatti concreti”.