La Vecchia Quercia: le dipendenti escluse occupano la Cgil

Nel silenzio generale dell’amministrazione comunale e dei sindacati hanno deciso simbolicamente, e pacificamente, di occupare la sede della Cgil di Formia per ribadire i propri diritti.

Da sinistra, in piedi, Rosa Saraniero, Anna Rajola ed Elvira Masserano. Seduta Maria Teresa Leccese
Da sinistra nella sede Cgil di Formia ieri mattina, in piedi, Rosa Saraniero, Anna Rajola ed Elvira Masserano. Seduta Maria Teresa Leccese

A protestare, chiedendo alla neo affidataria cooperativa “La Gialla” il rispetto dell’articolo 15 del capitolato d’appalto, che prevede la riassunzione di tutte le tredici dipendenti con le stesse garanzie del vecchio contratto, sono tre educatrici e la cuoca dell’asilo nido comunale “La Vecchia Quercia” di Formia: le sole, senza alcuna motivazione nota e differentemente dalle proprie colleghe, a non essere state richiamate nella struttura per la prima infanzia riaperta regolarmente il 1° settembre.


Una decisione che ieri mattina le quattro lavoratrici, uniche tra l’altro ad aver diffidato la coop, sono tornate a denunciare chiedendo copia del verbale siglato tra cooperativa e sindacati a Roma dove le parti, assente l’amministrazione comunale e all’oscuro delle dipendenti, si sarebbero accordate per garantire il contratto Aninsei per il personale della scuola non statale (CCNL_ANINSEI_2015_2018), formalmente e materialmente diverso da quanto regolamentato dal capitolato d’appalto e comprensivo di importanti ridimensionamenti economici. Un’altra anomalia che le quattro donne non hanno mancato di sottolineare, inoltre ricordando le rassicurazioni giunte nel mese di agosto scorso dal primo cittadino Sandro Bartolomeo, tutt’ora in silenzio sulla vicenda e verso cui le lavoratrici non hanno mancato di lanciare accuse, forti soprattutto dell’articolo 25 del capitolato che, in caso di inadempienze da parte della ditta affidataria come finora se ne sono profilate, prevede la risoluzione del contratto da parte del Comune.

Franco Meschino
Franco Meschino

Una tesi che ieri mattina ha fatto propria anche Franco Meschino, sindacalista della Cgil, confermando la necessità di procedere alla riassunzione di tutte le dipendenti, tra le righe cercando di allontanare lo spettro di una risoluzione con la coop romana: “Presumo che l’azienda non abbia intenzione di assumerle altrimenti sarebbe già avvenuto – ha detto Meschino -. Questo è un comportamento inaccettabile e antisindacale: le dipendenti escluse hanno pienamente ragione a chiedere l’assunzione. Deve avvenire immediatamente e per questo stiamo già lavorando come sindacato, prima che si arrivi a contenziosi e a ulteriori problemi, rispettando le professionalità di ognuna di loro“.

Tra gli altri, infine, abbiamo annotato lo sconcerto del padre di una delle dipendenti dell’asilo che ci ha voluto esprimere tutta la propria delusione nei confronti della Cgil per l’atteggiamento tenuto fino a ora sulla vicenda, anticipandoci inoltre la volontà di rescindere la propria tessera cinquantennale qualora il tutto non si risolvesse positivamente. Una decisione significativa per un tesserato di così lunga data, apparentemente fuori dal tempo ma che in realtà evidenza, qualora ce ne fosse bisogno, la disillusione, la precarietà e l’assenza di regole certe ai giorni nostri: addirittura quando, con la consapevolezza e l’accordo delle organizzazioni sindacali, queste sono messo nero su bianco da un’amministrazione pubblica.

 

A PAGINA 2 ‘INTERVISTA VIDEO ALLE QUATTRO DIPENDENTI ESCLUSE’

A PAGINA 3 ‘INTERVISTA VIDEO AL SINDACALISTA CGIL FRANCO MESCHINO: “VANNO RIASSUNTE SUBITO”‘

A PAGINA 4 ‘VIDEO – LA PROTESTA DI UN TESSERATO CGIL: “VIA LA TESSERA”