Sperlonga, le ladre da spiaggia vanno in carcere

Il momento del fermo dei carabinieri

Assistite dal loro avvocato di fiducia hanno negato ogni addebito, ma sono andate comunque incontro alla custodia cautelare in carcere, le due donne romane finite in manette martedì a Sperlonga per un furto in flagranza ai danni di un bagnante appisolato sotto l’ombrellone. Lo ha deciso al termine della direttissima di ieri il giudice del Tribunale di Latina Pierfrancesco De Angelis, ritenendo che in considerazione dei “numerosissimi precedenti penali”, anche specifici, le due potessero verosimilmente reiterare il reato, e che nel contempo non vi fossero misure alternative al carcere, anche per via della precedente evasione dai domiciliari di una delle arrestate.

yourimage (16)Una 44enne, F.R., e una 26enne, I.S., a finire nei guai. Soggiornavano temporaneamente a Sperlonga in una tenda – in cui i carabinieri hanno anche rinvenuto 20 ricette mediche in bianco risultate rubate alla guardia medica di Fondi – erano andate “al lavoro” in spiaggia presso il lido “Blumarine”. La 44enne si è seduta sulla sdraio nei pressi di un uomo impegnato in una rilassante siesta di fine estate, l’altra era appostata poco più in là a fare da palo. Un portafogli contenente 550 euro in contanti, il bottino abilmente sottratto al bagnante dalla 44enne, che poi insieme alla complice ha tentato di allontanarsi in maniera repentina.


Un furto che sarebbe filato liscio come l’olio, se non fosse stato per uno dei titolari dello stabilimento balneare di via Cristoforo Colombo: notando il comportamento sospetto si è “gustato” le varie fasi del colpo, riuscendo a bloccare le due capitoline prima che si dessero alla fuga. Portando quindi al pronto intervento dei carabinieri di Sperlonga e Terracina, che alla luce della flagranza ne hanno infine provveduto per l’arresto. Temporaneamente ristette presso le camere di sicurezza dell’Arma, la 44enne e la 26enne ieri sono state associate alla casa circondariale di Latina.