Ponza, 24 ore di intensa attività per la Guardia Costiera

Nella giornata del 22 agosto le previsioni meteo avevano già messo in allerta gli uomini della Guardia Costiera di Ponza. Sull’isola era previsto in arrivo un vento da Levante superiore ai 20 nodi (tipologia di vento che, come ben noto, quando soffia sull’isola mette a dura prova tutti gli utenti del mare). Già dalle prime ore della sera gli uomini del Circomare sono stati impegnati in ambito portuale per trovare una sistemazione sicura alle numerose unità da diporto che chiedevano di “rifugiarsi” in previsione della “levantata”.

Verso la mezzanotte perveniva la prima richiesta di soccorso da parte di un’imbarcazione a vela di 12 metri in balia delle onde, che richiedeva assistenza per il rientro in porto, con 5 persone a bordo colte da malore ed in preda al panico. Interveniva sul posto la Motovedetta CP 857 che intercettava l’imbarcazione e la scortava fino al rientro in porto. L’unità ormeggiava in porto e gli occupanti venivano assistiti e rassicurati presso gli Uffici della Guardia Costiera. Contemporaneamente perveniva un’ulteriore richiesta di soccorso da un’imbarcazione a vela di 14 metri alla fonda nella baia di Frontone che era in balia dei marosi e non riusciva a navigare verso il porto. La sala operativa della Guardia Costiera di Ponza, nel coordinamento delle operazioni, inviava sul posto il battello pneumatico GC L21 e l’unità del locale gruppo ormeggiatori i quali assistevano l’unità nelle operazioni di disincaglio dell’ancora e la scortavano sino in porto.


Le attività di soccorso proseguivano per buona parte della notte, fino alle prime luci dell’alba, per assistere tutti i diportisti che richiedevano rifugio in ambito portuale.

Guardia costiera ponza agosto 2016 1Quando nella tarda mattinata del 23 agosto la situazione sembrava essersi normalizzata e le condizioni del mare tendevano al miglioramento, perveniva una nuova richiesta di soccorso da parte di una piccola unità da diporto con 5 persone a bordo, tra cui una neonata di cinque mesi, “spiaggiata” a causa della forte risacca in località Lucia Rosa (sito raggiungibile esclusivamente via mare). Si inviavano immediatamente sul posto due battelli pneumatici, il G.C. A80 ed il G.C. L21, che individuavano i malcapitati e ne tentavano il recupero. Le onde che si frangevano sulla spiaggia impedivano l’avvicinamento dei mezzi, rendendo critiche le operazioni di salvataggio. Uno dei soccorritori, dimostrando spirito di sacrificio ed encomiabile coraggio, senza esitare, si tuffava in mare e raggiungeva la spiaggia per procedere al salvataggio dei naufraghi. Questi ultimi venivano singolarmente recuperati a nuoto e messi in sicurezza a bordo dei due mezzi. I malcapitati venivano sbarcati nel porto di Ponza in buone condizioni di salute.