Dopo la Sep ancora la Sep. A due anni di distanza dalla predisposizione del bando per la realizzazione di una nuova centrale elettrica a Ponza, con determina comunale l’affare è stato aggiudicato in via definitiva alla Società elettrica ponzese, quella che già gestisce il servizio sull’isola.
La Sep fornisce energia a Ponza a 3.230 utenze e per tale attività ha una concessione fino al 2030. A lungo l’azienda ha alimentato la principale delle Ponziane con due impianti, uno a Le Forna e uno a Giancos.
CENTRALE DI GIANCOS – Quest’ultimo però è finito al centro di numerosi procedimenti penali e la bonifica della zona, dopo che il gasolio proveniente dalla centrale ha invaso l’arenile e la vicina proprietà di Vincenzo “Enros” Mazzella è ancora in corso. La Provincia ha revocato l’autorizzazione a tale impianto nel 2011 e nel 2013 il sindaco ha obbligato la società a chiudere definitivamente la struttura, sostituendola in via provvisoria con quattro gruppi elettrogeni installati a Monte Pagliaro. Poi, nel 2014, l’avvio delle attività per un bando europeo finalizzato alla costruzione, proprio a Monte Pagliaro, di una nuova centrale. Il Comune si è affidato per gli aspetti tecnici e scientifici, visti anche i molti vincoli presenti sull’isola, all’università La Sapienza di Roma. La stessa Sep ha presentato un’offerta e alla fine la gara è stata affidata proprio a quest’ultima.
CONTENZIOSI – I problemi legati all’inquinamento prodotto dalla centrale di Giancos, i contenziosi e i legami tra un pubblico amministratore e un manager Sep non sembrano essere stati un problema per aggiudicare all’azienda la gara. Ma prima che tale aggiudicazione acquisti efficacia dovranno ora essere verificati i requisiti della società e l’assenza di cause di esclusione.
