Spaccio a Sperlonga: in manette quattro persone

La sostanza stupefacente ed il materiale sequestrato

Si stavano pagando le vacanze nella “Perla del Tirreno” grazie a soldi falsi e droga, ma sono finiti in manette. Quattro persone in tutto, componenti di un eterogeneo gruppo proveniente dalla Campania e, per tre quarti, in soggiorno a Sperlonga da circa un mese, negli ultimi tempi nell’abitazione messa a disposizione da un inconsapevole pensionato del posto.

Nei guai L.C., 26enne casertano residente ad Orta di Atella, della 18enne C.A., nata in Brasile e residente a Cava de’ Tirreni, di C.S., 18enne nativo di Aversa e residente a Sant’Antimo, e di N.K., 35enne pakistano anche lui residente a Orta di Atella. Arrestati martedì dai carabinieri della Stazione locale, sono accusati a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e spendita di monete falsificate: nella loro disponibilità sono stati trovati 3,20 grammi di cocaina, 14,30 di hashish e 0,70 grammi di marijuana – droga già suddivisa in dosi pronte allo spaccio e secondo l’Arma residuo di un “carico” ben più consistente –, oltre che 18 banconote dal taglio di 20 euro contraffatte, come si evinceva chiaramente dal numero di matricola, identico per ognuno dei pezzi. Materiale in parte rinvenuto dai militari operanti nel corso delle perquisizioni personali, in parte occultato in una camera da letto dell’abitazione dell’anziano che stava ospitando i quattro, un 85enne vedovo e risultato del tutto estraneo ad ogni contestazione.


Quando i carabinieri li hanno notati, martedì sera, nel corso della “Notte Bianca”, i tre giovani campani e lo straniero successivamente arrestati in flagranza erano proprio in compagnia dell’incolpevole 85enne, presso un noto ristorante del lungomare: dopo aver consumato, il gruppo di turisti stava creando problemi per il pagamento del conto. Tanto da provare ad un certo punto ad allontanarsi, lasciando al tavolo, da solo, il malcapitato anziano. Scena avvenuta sotto gli occhi di diversi presenti e delle stesse divise, e che ha quindi portato all’immediato fermo per accertamenti. Accertamenti trasformatisi nell’arco di poco – il tempo delle perquisizioni e del contestuale rinvenimento di droga e soldi falsi – in arresto. Comparsi mercoledì presso il Tribunale di Latina per la direttissima, due degli arrestati sono stati posti ai domiciliari, gli altri, tra cui la 18enne, rimessi in libertà con obblighi di polizia giudiziaria.