Sarà la città di Latina ad ospitare l’edizione 2016 del Gay Pride regionale. La manifestazione dell’orgoglio omosessuale andrà in scena per le vie del capoluogo pontino il 25 giugno prossimo. A poche settimane dall’approvazione della legge sulle Unione Civili che, inevitabilmente, ha investito anche i temi della convivenza omosessuale negli ambienti LGBT, il Gay Pride si configura quest’anno come una doppia festa all’insegna di arte, musica e cultura.
Un gesto significativo, un segnale forte da parte degli organizzatori che hanno scelto Latina quasi certamente a causa del fatto che il capoluogo si conferma una città in cui ben sei candidati sindaco hanno firmato una petizione contraria all’unione tra omosessuali con la quale “si impegnano a favorire la famiglia formata sul matrimonio tra uomo e donna”: Nicola Calandrini, Alessandro Calvi, Davide Lemma, Gianni Chiarato, Angelo Tripodi e Salvatore De Monaco. Contrariamente al rifiuto di Enrico Forte, Damiano Coletta e Marilena Sovrani. Insomma, Latina città di destra e contro l’omosessualità sembra confermare questa vicenda.
Una tendenza che gli organizzatori Marilu Nogarotto (Sei Come Sei), Fabrizio Marrazzo (Gay Center) e Aurora Marchetti (Azione Trans) vogliono ribaltare ed esorcizzare: “Abbiamo incontrato nel Lazio migliaia di studenti. Molti hanno raccontato episodi di discriminazione e violenza. E’ necessario svegliare l’orgoglio delle persone gay, lesbiche, bisex e trans, anche alla luce della firma della petizione anti gay firmata da diversi candidati sindaco a Latina. Tra le parole d’ordine della manifestazione dell’orgoglio gay avremo Liberiamo Latina dalla discriminazione. Uno slogan che abbiamo lanciato in rete il 25 maggio, giorno della liberazione di Latina dal Nazi-Fascismo”.