Peschereccio Rosinella, ricerche dei marittimi ancora senza esito

Aggiornamento ore 18.49 – Le immagini trasmesse in superficie non sono delle migliori ma non ci sarebbero sagome di persone imprigionate all’interno del “Rosinella”, il peschereccio di 14 metri partito da Formia martedì della scorsa settimana ed affondato a 62 metri di profondità nella notte successiva a sette miglia a sud-est di Punta Stendardo, davanti il litorale di Baia Domizia.

Questa mattina i mezzi navali della Capitaneria fotografati in partenza da Gaeta verso il luogo del ritrovamento del Rosinella
Questa mattina i mezzi navali della Capitaneria fotografati in partenza da Gaeta verso il luogo del ritrovamento del Rosinella

Lo ha accertato il sofisticatissimo robot fatto immergere per diverse ore dagli specialisti del secondo nucleo subacqueo della Guardia Costiera di Napoli. Questa delicata operazione era iniziata di buon mattino, favorita dalle migliorate condizione meteo – marina, ma, alla distanza, ha dato esito negativo.


La conferma è arrivata nel pomeriggio dal sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Francesco Cerullo, il magistrato, titolare delle indagini, che a sorpresa ha voluto personalmente seguire l’immersione del robot della Guardia Costiera pur mantenendo un comprensibile riserbo

Giulio Oliviero
Giulio Oliviero

Le operazioni di ricerca dei tre membri dell’equipaggio del Rosinella – il capo barca Giulio Oliviero, di 44 anni, Khalifa e Saipeddine Sassi, tunisini, padre e figlio di 60 e 25 anni – proseguiranno nei prossimi giorni quando si immergeranno i palombari della Marina Militare che effettueranno un ‘approfondita ispezione al relitto.

Intanto è giunto a Gaeta un pescatore tunisino amico della famiglia Sassi. Si tratta di Abdellay Mehrez: avrebbe dovuto prendere il posto a bordo del “Rosinella” di Khalifa che da tempo aveva espresso il desidero di tornare in Tunisia dalla sua famiglia…

 

A PAGINA 2 LE INTERVISTE AL SOSTITUTO PROCURATORE CERULLO E AL PESCATORE ABDELLAY MEHREZ

A PAGINA 3 IL COMUNICATO DELLA GUARDIA COSTIERA: “ESCLUSE COLLISIONI CON ALTRE NAVI”