Formia Rifuti Zero, carabinieri in Comune

Raphael Rossi stringe la mano all'assessore Claudio Marciano

I carabinieri di Formia hanno acquisito una serie di documenti ufficiali relativi a questo primo anno di gestione della società In-House del Comune di Formia che gestisce il ciclo dei rifiuti: la Formia Rifiuti Zero. A dire la verità non è ancora passato un anno dalla nascita di quella che è stata presentata come il fiore all’occhiello della pubblica amministrazione in materia di rifiuti, ma i militari, solo qualche giorno fa, hanno fatto visita agli Uffici Comunali per cercare di fare chiarezza su una serie di procedure gestionali che di chiaro avrebbero poco o nulla.

Dubbi e sospetti più che legittimi, perché sollevati con una ricca corrispondenza proprio dall’organismo deputato a tale compito, ovvero la Commissione per il Controllo Analogo costituita dal Comune, che deve sorvegliare come previsto dalla legge, e che per mesi ha cercato di entrare in possesso di documenti e atti ufficiali con richieste esplicite alla società che spiegassero perché relativamente a certe procedure non si fosse rispettata la legge.


Richieste alle quali fino a ora non sono mai seguite le dovute spiegazioni. Come nel caso della fornitura di beni e servizi, del mancato espletamento di gare d’appalto, il ricorso a consulenze di specialisti mai contattati precedentemente o l’utilizzo, quantomeno bizzarro, della foresteria fittata esclusivamente per l’amministratore Raphael Rossi e la sua famiglia.