Servizi sociali,
Rinascita per Ponza
striglia il Sindaco

Corso Pisacane

 

“Lei mostra di non amare il confronto democratico e questo non può che dispiacerci perché noi siamo convinti che la rinascita dell’isola passa solo attraverso il confronto democratica e la collaborazione convinta tra cittadini e amministrazione comunale. A noi interessano i fatti e non le parole ma assistiamo ad una caduta verticale dei servizi ai cittadini e a Lei e non solo a lei ne chiediamo la ragione. Se si prendono dei finanziamenti pubblici firmando protocolli d’intesa, questi devono essere spesi rispettando quei protocolli e quei contratti. E se il cittadino non vede benefici concreti chiede ragione di questo alle istituzioni delegate”.


Lo afferma in una lettera aperta rivolta al primo cittadino di Ponza Piero Vigorelli il Comitato Rinascita per Ponza così intervenendo, e rispondendo, sulla notizia dell’arrivo del finanziamento da complessivi 41372 euro erogato dal Distretto socio sanitario Formia Gaeta al Comune isolano.

Per quanto riguarda il servizio socio-sanitario – si legge -, Lei trionfante ha spiattellato di aver rendicontato, per cui ricevuto, il denaro pubblico per continuare nell’opera intrapresa. E, infatti, noi eravamo proprio preoccupati che Lei li potesse perdere quei soldi che Ventotene ha preso qualche mese fa, e oggi siamo contenti di vederli incassati, ma con questo lei non ha assolutamente risposto alle nostre domande che riguardavano la qualità e la quantità dei servizi di assistenza socio – sanitaria sull’isola. Per questo era sicuramente più autorevole che Lei, oltre a pubblicare l’incasso dei soldi, pubblicasse anche la rendicontazione che sta alla base di quell’incasso.

Noi non ci inventiamo niente. Noi vediamo una persona che nuda si fa il bagno a Sant’Antonio e ci domandiamo chi assista questa persona. Ne vediamo un’altra andare per la panoramica in compagnia solo dei suoi psicofarmaci e ci chiediamo chi la debba accompagnare nel suo percorso di recupero. Ci avvicina una ragazza madre che si lamenta di essere abbandonata al suo destino senza alcun reddito e assistenza e ci chiediamo come sia possibile questo nel 2016. Veniamo a sapere che la Caritas diocesana assiste quotidianamente persone che non hanno da mangiare per cui ci chiediamo: come mai, questa assistenza non viene inserita nel progetto socio-sanitario? C’è gente che si lamenta perché l’obolo annuale per l’assistenza alle famiglie indigenti viene erogato in modo non continuo. E ci viene riferito che anche l’assistenza domiciliare è improvvisata. Una madre, poi, ci mette a conoscenza che il Centro Diurno funziona esclusivamente per l’animazione ai bambini e che questo servizio viene effettuato in modo encomiabile da una ragazza che, praticamente da sola, deve tenere impegnati i ragazzi con attività procurandosi anche il materiale.

Le attività mediatiche, tipo la festa con babbo Natale, sono state mediocri e addirittura i bambini hanno dovuto pagare tre euro per la foto con Babbo Natale. Nel Centro Diurno, ci informano, non funziona ancora l’ascensore. Ci dicono che a breve verrà messo in opera ma riteniamo assolutamente improbabile un Centro Diurno – che dovrebbe aprirsi a tutti e anche agli anziani e ai disabili – non avere all’inaugurazione tutti gli accessori a posto. Ci chiediamo come sia possibile con tutti quei soldi sbandierati, circa 40 mila euro, che non si possano assumere più giovani, fare altre attività indirizzate a fasce sociali diverse.

Signor Sindaco il Veliero lavora al 10% delle sue possibilità e lei invece di pensare a richiamare i referenti dell’organizzazione socio-sanitaria ai loro doveri, preferisce polemizzare contro chi denuncia questi disservizi pagati dai cittadini”.

E allargando il campo ad altre questioni di interesse pubblico: “Signor sindaco Vigorelli Lei deve spiegare meglio le sue ultime scelte perché non le comprendiamo: secondo noi attaccano diritti che i ponzesi avevano acquisito e conquistato nel corso del tempo. Nella vertenza Laziomar – cittadini lei mostra di difendere gli interessi della Compagnia Privata anziché gli interessi dei cittadini e dei marinai di Ponza. Resta indifferente alle “grida di dolore” dei suoi cittadini che protestano contro i disservizi dei nuovi mezzi Laziomar, la perdita di navi e aliscafi oltre che di posti di lavoro. La invitiamo a rivalutare le sue decisioni e a mettersi alla testa dei suoi cittadini in difesa dei diritti dei suoi contro questa Laziomar Privata.

Per quanto riguarda, invece, l’arrivo di AcquaLatina nella gestione dei servizi idrici e di depurazione, siamo dalla parte dei cittadini perché prima avevano dei diritti riconosciuti da due leggi dello Stato e domani con Acqualatina rischiamo di perderli. Ci aspettavamo da Lei, Primo Cittadino la sensibilità di mettere le carte in tavola a difesa dei diritti acquisiti, magari appoggiando la tesi della costituzione di un Sub ambito AT04 delle isole, che avrebbe reso i Sindaci più forti in sede di contrattazione, – ma ancora una volta ci ha lasciato delusi”.

E, infine, conclude la sua lettera aperta: “Ancora una volta polemizzando con chi chiede democraticamente le ragioni di finanziamenti e l’efficacia di servizi erogati, Lei mostra di difendere logiche imprenditoriali private (una volta Laziomar, l’altra volta AcquaLatina e oggi Consorzio Intesa Onlus), mentre al contrario i suoi concittadini si aspettano dal proprio Sindaco una verifica seria dei contratti firmati e dei reali servizi erogati.

Il nostro compito è quello di difendere gli interessi sacrosanti dei cittadini ponzesi e solo per questo noi fino all’ultimo tenteremo di avere con lei un confronto civile e rispettoso dei ruoli assegnati perché la qualità della vita dei cittadini non si gioca a scacchi ma si costruisce con l’impegno e la passione giorno per giorno. Condividendola”.