Fondi, per la morte del “Pacinotti” arrivano anche i necrologi

Più espliciti di così… si muore. Dopo la protesta nelle strade, l’occupazione dell’istituto da parte degli studenti, le missive, la trasferta in extremis in Regione, il “no” dell’Itis “Pacinotti” alle modalità del dimensionamento scolastico recentemente disposto dalla Provincia passa pure per i necrologi.

IMG-20151222-WA0005Il sindaco De Meo, il presidente Della Penna, forse il presidente Zingaretti annunciano, dopo 50 anni, la morte del Pacinotti di Fondi. I genitori, gli alunni i docenti e tutto il personale della scuola ne danno la triste notizia“. Un annuncio funebre affisso martedì, insieme a qualche striscione, fuori l’istituto. E di copia in copia messo in bella mostra da docenti e alunni, questi ultimi da martedì scorso in “autogestione prolungata”.


A caratteri cubitali, la parola morte. Ricalcando il concetto già espresso a più riprese: così com’è stato concepito, il nuovo corso scolastico deciso da via Costa per l’annualità 2016-2017 sancirà di fatto la fine del “Pacinotti”, punico dei tre istituti superiori della Piana dotato di autonomia scolastica. Privato della propria sede di via Appia lato Itri per passare in quella (troppo stretta) dell’Itc “de Libero”, con cui è previsto l’accorpamento in quello che sarà il nascente polo tecnico. Ma soprattutto “scippato” dell’indirizzo delle scienze applicate a favore del liceo “Gobetti”, che nel piano della Provincia sarà il caposaldo dell’altro polo in agenda, quello liceale. Problemi logistici, un’offerta formativa che si ritiene tagliata con la scure e, per la parte residua, messa pesantemente a repentaglio. La “morte” di una scuola che giusto qualche giorno fa aveva festeggiato mezzo secolo di storia.

IMG-20151222-WA0010La parola fine sul dimensionamento scolastico approvato dalla Provincia e sulle sue modalità spetta alla Regione: nulla di ufficiale per adesso, ma a quanto pare sul finire della scorsa settimana dalla Pisana sarebbe arrivato l’ok definitivo. Si andrà avanti come da contestate disposizioni di via Costa, stando alle indiscrezioni. Fino all’ultimo, però, nonostante i necrologi appena comparsi, dal “Pacinotti” terranno viva la speranza: si auspica un dietrofront. O, per il momento, almeno a una proroga. Rimandando ogni stravolgimento di un anno, allo stesso modo di quanto disposto dalla Provincia per le superiori di Latina. Per poi giungere, magari, a un percorso alternativo da portare avanti previa effettiva concertazione con gli istituti fondani protagonisti del “gioco delle tre scuole”.