Morì per un tumore non diagnosticato, a processo due medici del Goretti

Rinvio a giudizio “bis” per il primario del reparto di chirurgia dell’ospedale “Goretti” di Latina, Marco Sacchi, e per il chirurgo Francesco Papa, accusati di omicidio colposo. Il primo processo disposto nei loro confronti era stato annullato per un problema procedurale e ora a decidere nuovamente per il rinvio a giudizio dei due medici è stata la giudice per l’udienza preliminare Laura Matilde Campoli. Prima udienza il prossimo 16 settembre, davanti al giudice del Tribunale di Latina, Silvia Artuso.

Sacchi e Papa sono accusati del decesso di una donna, per non aver informato tempestivamente la stessa di alcune macchie ai polmoni che lasciavano presagire la presenza di un tumore. La vicenda riguarda la morte di una paziente, che nel 2006 si era recata al pronto soccorso del “Goretti” per una sospetta ernia ombelicale. La donna era stata sottoposta a una radiografia, era stata riscontrata la presenza dell’ernia, ed era stata ricoverata in chirurgia, da dove era stata dimesso in forma protetta dopo la programmazione dell’intervento. Tutto ok per l’ernia, ma successivamente era emerso che nella cartella clinica era stato inserito il referto del radiologo, che oltre all’ernia aveva evidenziato alcune macchie sui polmoni della donna, che lasciavano ipotizzare la presenza di un tumore.


La paziente scoprì di essere vittima di un cancro nel 2008 e nel 2010 morì. Per gli inquirenti, se la donna fosse stata subito informata di quel referto e fossero subito iniziate le cure forse si sarebbe potuta salvare.