Centrale di Giancos a Ponza, prima udienza a Latina

La centrale di Giancos

Al via il processo sulla vecchia centrale elettrica di Giancos, o meglio sui presunti ritardi relativi all’indizione di gara per la nuova centrale e i conseguenti, seppur sempre presunti, danni che sarebbero stati perpetrati ai danni dell’attività della società nautica di Vincenzo Mazzella. Il Tribunale di Latina ha ammesso le prove e poi rinviato l’udienza al 3 giugno, per avviare l’istruttoria e ascoltare quindici testimoni.

Imputati il sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, il suo vice Giosuè Coppa, difesi dall’avvocato Vincenzo Macari, e i manager Sep Silverio, Giorgio e Monica Vitiello, difesi dall’avvocato Giuseppe Ammendola. Le contestazioni nei loro confronti, accusati di violazione delle norme in materia ambientale, fanno riferimento alle autorizzazioni per l’accensione della centrale elettrica dal primo novembre 2012 all’11 aprile del 2013, quando questa però non aveva più l’autorizzazione, revocata il 14 dicembre 2011 della Provincia di Latina. Inoltre omissione atti d’ufficio, per i ritardi nell’indizione di una gara per la realizzazione di una nuova centrale, è l’accusa nei confronti del primo cittadino isolano.


Risultano parti offese oltre a Silverio Mazzella, confinante con la centrale e costituitosi attraverso gli avvocati Luca Giudetti e Stefania Petrenga, la Regione Lazio e la Provincia.