Truffava i commercianti sotto mentite spoglie, arrestata una 50enne di Velletri

La 50enne, residente nel Comune di Velletri, già sottoposta alla misura della sorveglianza speciale, era già conosciuta dai poliziotti. Le indagini condotte dalla Squadra di P.G. della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Latina, finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle truffe in danno di titolari di ricevitorie ubicate nei comprensori di Latina, Velletri e Genzano, hanno permesso di deferire all’A.G. la donna, nei cui confronti il Gip presso il Tribunale di Velletri ha emesso la misura coercitiva degli arresti domiciliari, per truffa continuata, ricettazione e sostituzione di persona.

La truffatrice, in concorso con un’altra donna, si presentava nelle ricevitorie vestita con abiti eleganti e borse di marca, attirando su di sé le attenzioni dei titolari e dei commessi facendo credere di essere un avvocato, a volte facendosi passare per un ufficiale giudiziario o anche per un’impiegata postale, utilizzando anche codici fiscali di provenienza delittuosa. Simulava prolungate conversazioni telefoniche con anonimi interlocutori lasciando intendere ai presenti di trovarsi in zona per eseguire ad esempio sfratti di unità immobiliari. In talune occasioni faceva addirittura credere, parlando sempre ad alta voce, di essere appena uscita da strutture dell’Arma dei Carabinieri e della stessa Polizia dello Stato, per pianificare le modalità d’intervento negli sfratti.


In ogni circostanza, dopo aver abilmente messo in atto lo stesso copione, si presentava in cassa chiedendo la ricarica di una carta Postepay per importi mediamente nell’ordine di 350 euro. All’atto del pagamento, scusandosi più volte per non aver al seguito il corrispettivo denaro contante accampava banali scuse dicendo di non poter pagare attraverso una carta di credito, naturalmente priva di fondi. E’ a quel punto che i commercianti, credendo inconsciamente di trovarsi di fronte a una gentile e garbata professionista e avendo ascoltato le sue conversazioni telefoniche le consentivano di allontanarsi indisturbata dalle ricevitorie dopo essere stati debitamente rassicurati che si sarebbe ripresentata di lì a poco per il saldo delle singole ricariche. In realtà la donna, grazie all’aiuto della sua complice, si recava, immediatamente dopo, presso gli Uffici Postali situati nelle vicinanze delle tabaccherie truffate prelevando le somme in contanti appena ricaricate per un valore complessivo di poco meno di 2 mila euro.

Le analisi svolte sulle operazioni effettuate sulle carte ricaricabili utilizzate per la consumazione delle truffe, le testimonianze dei commercianti raggirati e le immagini riprese dalle telecamere installate nelle varie ricevitorie presso le Agenzie Postali, hanno permesso agli investigatori della Polizia Postale di Latina di individuare la truffatrice. Al riguardo, la Polizia Postale e delle Comunicazioni raccomanda a tutti i commercianti che offrono servizi di ricarica su carte prepagate di richiedere, ai clienti occasionali e non conosciuti, la preventiva consegna del denaro prima di inoltrare la richiesta telematica al concessionario specifico non più revocabile una volta azionato il dispositivo sul terminale di servizio. In ogni caso, non far allontanare il cliente dalla ricevitoria avvisando contemporaneamente le Forze dell’Ordine presenti sul territorio.