Per ora rimarrà in carcere. Arresto convalidato, venerdì mattina, per il 27enne finito in manette mercoledì sera dopo un’operazione dei carabinieri di Fondi che ha portato al sequestro, nella sua abitazione, di 406 grammi di cocaina e 414 di marijuana. Oltre otto etti di droga che, stando al presunto pusher, non erano da destinare allo spaccio, ma ad uso personale.
Questa, la versione tenuta nel corso dell’udienza di convalida tenutasi davanti al gip Raffaella De Pasquale, durante cui il 27enne incensurato si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha comunque fornito dichiarazioni spontanee. Spiegazioni evidentemente ritenute poco convincenti.
Ad evitare la custodia cautelare in carcere, non è servita nemmeno l’ordinanza depositata dall’avvocato del ragazzo, Giulio Mastrobattista, inerente un’altra operazione antidroga simile avvenuta a Terracina, con i giovani protagonisti della vicenda posti ai domiciliari pur con circa un chilo di stupefacenti a carico. Archiviata l’udienza di ieri, il legale ha annunciato un pronto ricorso al Tribunale del Riesame.